08/11/09 Morire in bici a Roma, dichiarazione Presidente FIAB Morire in bici al centro di Roma
Dichiarazione del Presidente FIAB Antonio Dalla Venezia
L'ennesimo incidente mortale a danno, questa volta, di una ciclista di 28 anni che a Roma nella notte tra il 29 e il 30 ottobre è stata investita da un taxi mentre in bicicletta percorreva Via dei Fori Imperiali, rappresenta ancora una volta una triste occasione per ribadire, al di là delle circostanze specifiche del fatto, che chi ha precise responsabilità in materia di circolazione e sicurezza stradale e omette di operare a favore degli utenti della strada in bicicletta, deve essere chiamato a rispondere. A tutti i livelli.
Nello specifico risulta che Via dei Fori Imperiali a Roma sia stata di recente oggetto di lavori di rifacimento del manto stradale per alcuni milioni di euro. Ma a nessuno è venuto in mente, considerata anche la larghezza della strada, di realizzare piste ciclabili laterali per garantire il transito sicuro delle biciclette e di mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali e ciclabili.
Pur sapendo che la ciclabilità di un territorio non è data dal solo numero e dai soli Km di piste ciclabili ma da un mix di interventi di carattere infrastrutturale, organizzativo e promozionale, a oltre 10 anni dall'entrata in vigore, la FIAB denuncia l'impunita inosservanza delle norme del codice della strada, in particolare gli artt. 13 e 14, che hanno introdotto l'obbligo a carico degli Enti proprietari delle strade, vale a dire di Comuni, Province e Anas, di realizzare piste ciclabili adiacenti in sede di realizzazione di nuove strade e di manutenzione straordinaria di strade esistenti.
In tutti questi anni tale obbligo di legge nazionale è stato disatteso da tutti: da chi progetta e realizza le strade, da chi eroga i finanziamenti, da chi effettua verifiche e controlli amministrativi, da chi effettua i collaudi finali delle opere e dalle stesse forze di polizia preposte ai controlli sulle strade.
Risulta pure disatteso impunemente l'art. 208 dello stesso Codice della Strada nella parte che obbliga i Comuni a destinare parte dei proventi delle multe a realizzare interventi a favore della mobilità ciclistica e a tutela degli utenti non motorizzati.
La FIAB chiede che venga ristabilito il principio di responsabilità.
Antonio Dalla Venezia
Presidente nazionale FIAB
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