ARCHIVIO: questo è il vecchio sito FIAB (anni 1998 - 2012)

VAI AL NUOVO SITO

 

Home Page

 
DOWNLOAD

- Volantino delle 2 giornate per la bici (formato word)

- Appello: "A Milano si deve fare di più, molto di più, per sostenere la circolazione delle biciclette" (con le adesioni di molti personaggi illustri - formato word)

- Volantone "Perché i ciclisti milanesi decidono di scendere in piazza con una civile e democratica protesta" (formato PDF)

 
Inserto 15nale Velocittà su "Il giorno" (leggi qui l'annuncio e la dichiarazione di Luigi Riccardi)
I ciclisti milanesi decidono di scendere in piazza
 

Piu' di cento personalità hanno già condiviso l'appello che FIAB-Ciclobby ed altre Associazioni hanno redatto. Sul sito di Ciclobby per leggere l'appello e aderire alla petizione.

Ancora in Piazza!!
SABATO 12 MARZO 2005
Prima che scenda di nuovo l'oblio

Tra qualche giorno, con lo spegnimento dei riscaldamenti e il cambio della situazione meteo dovuto ai passaggi stagionali, si riproporrà sicuramente uno spettacolo già visto: si abbasseranno le luci dei riflettori dalla situazione di emergenza inquinamento nella quale siamo immersi tutto l'anno. I nostri amministratori si dimenticheranno così, ancora una volta, del problema fino al verificarsi della prossima crisi.
Diciamo basta: impediamo che scenda nuovamente l'oblio!  Raccogliamo l'invito di Dario Fo e Franca Rame. Facciamo crescere questa voce.

Eugenio Galli (Fiab CICLOBBY onlus)


DOWNLOAD: l'appello di Franca Rame e Dario Fo (PDF)

cittadini, pedoni, ciclisti
RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ !!!
SABATO 12 MARZO 2005
ore 15.30 in piazza Duomo,angolo Mercanti

Vi chiediamo di partecipare tutti insieme ad una grande mobilitazione per costringere le amministrazioni locali ad attuare urgentemente il PROTOCOLLO DI KYOTO sull'ambiente, per abbattere l'inquinamento che ci soffoca, ci fa ammalare, ci uccide. Bisogna subito potenziare i trasporti pubblici di superficie con propellenti non inquinanti, ridurre drasticamente le tariffe per la sosta nei parcheggi di interscambio, incentivare l'uso della bicicletta. Tutti provvedimenti previsti dalle normative nazionali e regionali, e mai attuati.

Milanesi: avanti così!

Siamo in testa a tutti in Europa! Grazie allo smog che causiamo con il nostro traffico e il riscaldamento degli edifici, possiamo vantare 1.280 morti all'anno e la perdita da uno a tre anni di vita! Nella nostra area metropolitana il rapporto tra mezzi privati e pubblici è nettamente sbilanciato (72% contro il 28% di mezzi pubblici), e anche così contribuiamo ai 30 mila morti in tutta ITALIA!
Tutti i paesi civili hanno eliminato il traffico dall'intero centro urbano, ma il nostro Sindaco e Commissario Governativo per l'emergenza traffico ha deciso, ignorando con disprezzo le continue proteste dei cittadini, di dire NO alla chiusura del centro storico fino alla Cerchia dei Bastioni.

...e allora
chiudiamolo noi il centro di Milano!

Franca Rame e Dario Fo (Comitato Salute Pubblica) [ www.forum.francarame.it ]
per informazioni: 347.9702189 / 339.2248095 legirandole@tiscali.it

prime adesioni: ArciMilano, Arciragazzi, Arci Pessina "La Ginestra", Associazione Dimensioni Diverse, Associazione Liberi, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, Baggio Socialforum, Camminacittà, CamminaMilano, Chiedo Asilo, Comitato Aria Protetta, Comitato Mamme Antismog, Comitato Mamme Aria Fritta, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Fiab Ciclobby, Il Parlamentino, Le Girandole, Miracolo a Milano, Odissea, Opposizione Civile, Osservatorio Trasporti Metropolitani, ReteScuole, WWF
Lombardia, Mario Agostinelli, Maurizio Baruffi, Giuseppe Boatti, Adriano Ciccioni, Giovanni Colombo, Paolo Crosignani, Carlo Monguzzi, Basilio Rizzo, Davide Tinelli

 

 

Piu' di cento personalità hanno già condiviso l'appello che FIAB-Ciclobby ed altre Associazioni hanno redatto. Sul sito di Ciclobby per leggere l'appello e aderire alla petizione.

 
  Foto della manifestazione:

Sito Ciclobby

Sito Lega Ambiente di Rho

COMUNICATO STAMPA

Milano, 20 novembre 2004

Due giornate di mobilitazione per la bici

Questa mattina al Teatro San Lorenzo alle Colonne si è svolta un'affollata assemblea cittadina organizzata da Fiab CICLOBBY onlus.


La storica associazione dei ciclisti milanesi ha sottolineato la necessità di rivendicare, per tutti i cittadini, la libertà di scegliere la bicicletta per muoversi in città. Attualmente questa libertà è fortemente compromessa dall'eccesso di automobili in sosta e in movimento e da una continua disattenzione da parte del Comune di Milano che fa decisamente poco per promuovere e tutelare l'uso quotidiano della bici in città.

Su questa linea sono intervenuti: Bruno Pizzul, Marco Vitale, Pippo Ranci, i consiglieri comunali Maurizio Baruffi ed Ettore Tenconi, Carlo Montalbetti, Ennio Rota, l'assessore provinciale Pietro Mezzi.

Per il Comune di Milano è intervenuto il consulente del Settore Mobilità Paolo Tagliacarne.

Nel corso della mattinata è stato presentato un video che documenta lo stato di degrado dell'unica pista ciclabile milanese (da viale Caprilli al Parco Lambro).

Nel pomeriggio si è svolta un'allegra e colorata manifestazione in bici da piazzale Loreto a piazza della Scala. Circa mille i partecipanti che hanno rivendicato sicurezza per le biciclette a Milano.
Lungo l'itinerario i ciclisti sono stati ricevuti al Pirellone, in Provincia e in Prefettura. A ciascuno degli interlocutori è stato consegnato un appello pro bici sottoscritto da oltre cento personalità milanesi (il testo dell'appello per Milano e i nomi di coloro che hanno aderito sono pubblicati sul sito web www.associazioni.milano.it/ciclobby ).

La manifestazione si è conclusa a Palazzo Marino dove, in mancanza di un rappresentante ufficiale del Comune, l'appello è stato lasciato in portineria. La giornata è stata un vero successo di partecipazione.

   

Due giornate per la bici a Milano

Sabato 20 novembre 2004

ore 10,00

Parole e musica per dire che
In bici ci piace

presso il Teatro San Lorenzo alle Colonne,
c.so P.ta Ticinese 45 (a destra della Basilica)

Verrà presentato l'appello A Milano si deve fare di più, molto di più, per sostenere la circolazione delle biciclette, al quale finora hanno aderito decine di cittadini che illustrano la nostra città nei più svariati campi: cultura, arti, professioni, impegno sociale, sport, spettacolo. Parteciperanno all'Assemblea: Marco Vitale, Carlo Montalbetti, l'Assessore provinciale Pietro Mezzi, i Consiglieri comunali Maurizio Baruffi e Ettore Tenconi. E' stato invitato l'Assessore comunale Giorgio Goggi. Verranno proiettate immagini sullo stato, non esaltante, della ciclabilità a Milano

ore 14,30
Pedalata di protesta
Tutti in bici per chiedere sicurezza e salute a Milano
ritrovo in viale Brianza verso p.le Loreto
ore 15,00 partenza, passando da Regione, Provincia e Prefettura si arriva a Palazzo Marino (piazza Scala)

Domenica 21 novembre 2004
Giornata senz’auto
Visitiamo in bici la città
i volontari di FIAB Ciclobby sono a disposizione dei milanesi in bici per visite guidate in città nella Giornata senz’auto (vedi programma)

(informazioni presso Ciclobby e sui media cittadini)

Aderiscono:

Arciragazzi, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico UTP, CamminaMilano, Coordinamento Comitati Milanesi, Fondazione Fabio Casartelli, Mamme Antismog di Milano MAM, WWF Lombardia

C'è in giro molta gente sempre più arrabbiata perché a Milano, dove traffico e inquinamento la fanno da padroni, non si fa nulla di serio per favorire la mobilità sostenibile in genere e la circolazione sicura in bicicletta, in particolare. A tutto discapito della salute, dell'ambiente, della qualità della vita di tutti i cittadini.
Vengono snobbati dal Comune di Milano anche interventi semplici e poco costosi che potrebbero far crescere sensibilmente la propensione all'uso di un mezzo, quale è la bici, semplice ed agile, che non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore: perché? Perché continuare a negare ai cittadini il diritto di scegliere una mobilità alternativa a quella a motore, sicuramente compatibile con l'ambiente, che fa bene alla salute e al portafoglio?

E' ora di iniziare a scuotere dalle radici questa mala pianta.

Ti invitiamo a trasformare la rabbia in energia positiva. Per te e per la tua città. Occorre una partecipazione consapevole. 

Stampa e distribuisci il volantino allegato per promuovere le due iniziative - un incontro con la città al mattino e una manifestazione in bici al pomeriggio - organizzate per SABATO 20 NOVEMBRE 2004 da Fiab CICLOBBY insieme ad altre associazioni e gruppi. 

In allegato trovi inoltre l'appello per Milano a cui numerose personalità (della cultura, delle professioni, dell'arte, dello spettacolo, dello sport, del volontariato sociale) hanno gia' aderito e che verrà ufficialmente presentato sabato prossimo, nell'appuntamento del mattino presso il Teatro alle Colonne di San Lorenzo, in corso P.ta Ticinese 45 (accanto alla Basilica).
Come scrisse qualcuno, la speranza ha due bellissimi figli: l'indignazione e il coraggio. L'indignazione per le cose che non vanno. Il coraggio per cercare di cambiarle.
Per adesioni e ulteriori info contattare: 347.9702189. Partecipiamo numerosi quindi SABATO 20 NOVEMBRE alle ORE 10 presso il Teatro alle Colonne di San Lorenzo, in corso P.ta Ticinese 45 e poi, dalle ORE 14.30, in viale Brianza (direzione Loreto) per il concentramento della manifestazione con partenza alle 15 (N.B. la manifestazione si svolgerà con qualunque tempo). 
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)

I ciclisti milanesi si sono stancati del poco o nulla che il Comune sta facendo per far circolare in sicurezza e comfort le biciclette a Milano e così hanno deciso di scendere in piazza.

Questi gli appuntamenti previsti:

- Conferenza stampa indetta per martedì 26 ottobre 2004 alle ore 12 presso la sede di Fiab Ciclobby onlus in via Borsieri, 4 - Milano
Doretta Vicini: Al centro dell’azione di FIAB Ciclobby la tutela della salute
Enrico Prevedello: Il piano d’interventi 2004-06 proposto al Comune da FIAB Ciclobby
Luigi Riccardi: Le richieste al Comune per gli ultimi 18 mesi nei quali rimane in carica l’attuale Amministrazione. Censimento dei ciclisti. Le manifestazioni del 28 ottobre, del 20 e 21 novembre
Saranno a disposizione dei partecipanti i seguenti CD: a) piano d’interventi 2004-06; b) lo stato dell’unica pista ciclabile di Milano da viale Caprilli al Parco Lambro; c) lo stato della pista in costruzione dal centro a piazza Corvetto.

- giovedi' 28 ottobre 2004 a partire dalle 17 presidio davanti a Palazzo Marino in occasione della seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata al traffico, per chiedere interventi a favore della mobilita' sicura in bicicletta

- sabato 20 novembre 2004 un happening in un teatro cittadino al mattino e una manifestazione in bici al pomeriggio

- domenica 21 novembre iniziative varie in occasione della giornata in cui e' stato annunciato il blocco totale del traffico motorizzato.


 Milano, 26 ottobre 2004

Perché i ciclisti milanesi decidono di scendere in piazza con una civile e democratica protesta

FIAB Ciclobby onlus è una tipica organizzazione con un solo scopo - al quale si dedica da quasi vent’anni - vale a dire: la promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano per migliorare traffico e ambiente urbani e per la pratica del cicloescursionismo, una forma di turismo rispettosa più di ogni altra dell’ambiente.

Proprio perché ci dedichiamo esclusivamente a promuovere l’uso della bicicletta, la nostra associazione, nel corso degli anni, è divenuta un indiscusso centro di competenza in materia di mobilità sostenibile e ciclistica in particolare, oltre che una democratica rappresentanza dell’utenza ciclistica .

Prioritariamente dunque, a FIAB Ciclobby interessa mettere a disposizione del Comune di Milano - e più in generale delle istituzioni locali e delle aziende pubbliche di trasporto - le proprie competenze, collaborando per rendere Milano amica della bicicletta, vale a dire, una città nella quale sia garantita la libertà di scelta di muoversi in bici, dove questo mezzo di trasporto, che non ingombra, non consuma, non inquina e non fa rumore, possa circolare in modo sicuro e confortevole in tutta la città.

Purtroppo negli ultimi anni a Milano si è fatto molto poco per perseguire questo obiettivo e quel poco è stato fatto nella direzione sbagliata. Senza contare le consistenti difficoltà di rapporto tra Comune e la nostra associazione (si vedano alcuni esempi in appendice).

Anziché realizzare, anno dopo anno, spazi da destinare alla circolazione della bicicletta, ci si è limitati a progettare sulla carta la rete delle piste ciclabili la cui realizzazione potrà avvenire solo in tempi biblici, stante lo scarso impegno comunale in materia e l’inadeguatezza, per usare un eufemismo, delle risorse proprie e di quelle messe a disposizione da altri livelli di governo (nessun progetto del Comune di Milano, a causa della mancanza dei requisiti richiesti, è stato messo in graduatoria nel recente bando regionale). Le uniche costruzioni sono state spezzoni di piste ciclabili - realizzate mediante lo scomputo degli oneri di urbanizzazione a carico dei costruttori di edifici - sparpagliati in tutta la città, dunque non collegati tra loro e, per questo, inutilizzabili e inutilizzati dai ciclisti, anche impropriamente conteggiati nelle statistiche comunali.

Anziché prendere, anno dopo anno, provvedimenti di moderazione del traffico - vale a dire, quei provvedimenti (ad esempio strade e zone con limite di velocità a 30 chilometri all’ora) che, migliorando la circolazione in generale, rendono compatibili le biciclette con i mezzi motorizzati - ancora una volta, ci si è limitati a progettare la ripartizione della città in 87 isole ambientali, rimandando la loro realizzazione a quando ci saranno le risorse (sic), vale a dire alle calende greche. Rinviando così sine die ogni possibilità di verifica di responsabilità politica.

Quel che serve, invece di un piano di grandi opere, è un grande piano di piccole opere, del tipo di quello da noi offerto al Comune e denominato Piano d’intervento 2004-06. Ma, ancora una volta, la nostra offerta è stata lasciata cadere, nonostante la nostra città sia, oltre che caratterizzata da un’insopportabile congestione del traffico, in pieno allarme rosso quanto a inquinamento dell’aria, e nonostante i cittadini che scelgono di muoversi in bicicletta in città, pur in assenza di interventi adeguati, siano in costante aumento. I costi economici, sociali e individuali di questa improvvida disattenzione sono sopportati da tutti i cittadini, ciclisti e non, incidendo sulla qualità della vita.

Cos’altro ci rimane da fare, dunque, se non elevare una vibrata, civile e democratica protesta?

Per questo abbiamo indetto un presidio in piazza della Scala giovedì 28 ottobre, dalle 17 in avanti, in occasione della sessione straordinaria del Consiglio Comunale dedicata al traffico e abbiamo deciso di preparare una giornata di mobilitazione sabato 20 novembre.

Chiediamo che, almeno in questi ultimi diciotto mesi in cui rimane in carica questa Amministrazione Comunale, ci si decida a fare qualcosa di semplice e poco costoso, ma di grande utilità per realizzare una diffusa ciclabilità sul territorio della nostra città.

E precisamente, dando almeno parziale attuazione al Piano d’intervento 2004 - 06 proposto da FIAB Ciclobby :

1. adozione di provvedimenti specifici per la sicurezza dei ciclisti quali: a) utilizzo dei marciapiedi adatti (per frequentazione da parte dei pedoni, dimensione, presenza di accessi) mediante il tracciamento di pista ciclabile contigua al marciapiede o la destinazione del marciapiede a percorso pedonale e ciclabile (art. 122, 9 c) del Regolamento del Codice della Strada); b) eccezione per le bici nelle corsie preferenziali per i bus purché di calibro superiore a metri 4; c) eccezione per le biciclette in un certo numero di strade a senso unico per gli altri veicoli, sia mediante il tracciamento di corsia ciclabile per la direzione contromano, sia, nelle situazioni confacenti, mediante la sola apposizione degli appositi segnali di obbligo muniti degli specifici pannelli integrativi;

2. diffusione della vasta gamma dei provvedimenti ricompresi nel concetto di moderazione del traffico (strade e zone residenziali, strade e zone 30, soprattutto) in tutti gli altri casi, i quali, senza dubbio, costituiscono la quota di gran lunga prevalente del reticolo stradale urbano;

3. con riferimento alla rete delle piste ciclabili - del tutto inadeguata dopo 24 anni dall’adozione del primo Piano della mobilità ciclistica a Milano - si chiede: a) completamento e restyling della pista (che, per ora, rappresenta l’ unico percorso ciclabile compiuto di Milano) Caprilli-Parco Lambro: verso ovest per collegarsi al Boscoincittà ed al Parco delle Cave recuperando la passerella, recentemente ricostruita, di via Novara; e mediante il superamento delle diverse, e ormai annose, soluzioni di continuità: piazzale Lotto; piazza Conciliazione; attraversamento ciclabile della pericolosa via Foppa tra via Dezza e il Parco Solari; attraversamento di via Padova verso la pista di viale Palmanova; attraversamento di via Rizzoli/Civitavecchia per l’ingresso al Parco Lambro. Inoltre, va evidenziato che poche centinaia di metri di corsia ciclabile lungo il marciapiedi di viale Papiniano e il semplice attraversamento del parcheggio della Darsena permetterebbero (intanto per oggi, per il futuro si vedrà), il collegamento con l’alzaia del Naviglio Grande e quindi permetterebbero di dare continuità ad un itinerario protetto di lunga percorrenza e di grande valenza turistica, oltre che trasportistica, che va dal Lago di Lecco al Lago Maggiore, attraversando tutta la città. In questa prospettiva, potrebbe essere utile l’apposizione di segnali di conferma (ad esempio, con la scritta itinerario ciclabile n.1, come da elenco in PGTU) lungo tutto il percorso cittadino; b) concentrazione degli sforzi e delle risorse per il completamento di quella che potrebbe divenire la seconda pista ciclabile compiuta di Milano: il percorso dal centro città a piazzale Corvetto; c) la terza pista ciclabile compiuta, da realizzarsi con il recupero di diversi spezzoni (alcuni dei quali ormai di antica costruzione), potrebbe essere lungo il percorso centro città Parco Saini/Parco Forlanini; se poi si potesse trovare un accordo con la Provincia, il percorso protetto potrebbe proseguire fino all’Idroscalo realizzando il sogno coltivato da tempo da molti milanesi di poter arrivare in bicicletta a questa importante risorsa d’acqua e per il tempo libero;

4. installazione di attrezzature per il parcheggio delle biciclette in tutti i punti della città dove già ora si verificano situazioni di parcheggio selvaggio (le quali, a ben vedere, evidenziano un endemico fabbisogno arretrato);

5. predisposizione di progetti pilota in alcune scuole elementari e medie per sperimentare percorsi sicuri casa-scuola;

6. predisposizione di progetti pilota, in partenariato con i mobility manager aziendali, per lo sviluppo della domanda di mobilità ciclistica nei percorsi casa-lavoro e per l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti per motivi di lavoro.

Appendice

Alcuni esempi dei difficili rapporti del Comune di Milano con FIAB Ciclobby e, più in generale, con la mobilità ciclistica.

1. Nella primavera del 2000, FIAB Ciclobby chiede all’Assessore al Traffico del Comune di Milano il restyling della pista (che rappresenta l’ unico percorso ciclabile compiuto di Milano) Caprilli-Parco Lambro. L’Assessore si impegna ad attuarlo entro il 27 novembre di quell’anno quando la FIAB organizza a Milano un importante convegno internazionale sulla mobilità ciclistica (vi era l’intenzione di far percorrere la pista ciclabile restaurata agli ospiti stranieri). Questi lavori di manutenzione non sono mai stati realizzati e così l’unica pista ciclabile di Milano è oggi ancor più degradata di allora.

2. La determina dirigenziale del 3 ottobre 2000 che istituisce l’Ufficio Mobilità Ciclistica in Comune di Milano ne fissa anche i compiti. Uno di questi è la “collaborazione con le Associazioni di categoria, con utenza ed Enti vari”. Per quanto riguarda FIAB Ciclobby, questa collaborazione è stata sempre rifiutata.

3. Il primo di giugno del 2001 - dopo anni di paziente attesa - abbiamo scritto al Sindaco di Milano chiedendogli un incontro per parlare del poco o nulla che fa il Comune di Milano per favorire la circolazione delle biciclette. La lettera è rimasta inevasa.

4. Il 18 novembre del 2001 abbiamo scritto al Sindaco di Milano segnalandogli: a) la mancata destinazione di almeno il 10% dei proventi delle multe per infrazioni alle norme del Codice della Strada - ai sensi della legge 472/99, art. 18 - a favore dell’utenza debole (pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili); b) la mancata osservanza della legge regionale della Lombardia 65/89 la quale, agli articoli 3 e 4, stabilisce che piani regolatori, progetti di nuove strade, manutenzione straordinaria delle strade, devono prevedere spazi per la circolazione delle biciclette; c) mancata applicazione anche della legge nazionale 366/98 la quale stabilisce, all’art. 10, che le strade extraurbane secondarie, le strade urbane di scorrimento, le strade urbane di quartiere, le strade locali - in caso sia di nuova costruzione sia di manutenzione straordinaria della sede stradale - devono essere dotate di piste ciclabili o percorsi ciclabili adiacenti. Questa lettera è rimasta inevasa.

5. Il 10 gennaio 2002 abbiamo scritto al Direttore Centrale Ambiente e Mobiltà del Comune di Milano per chiedergli di dare disposizioni per avviare un rapporto tra FIAB Ciclobby e il tavolo di coordinamento degli uffici comunali che si occupano di mobilità (CIMA). La lettera è rimasta inevasa, tuttavia il Direttore ha dato disposizioni al CIMA di riceverci (v. il punto successivo).

6. Nel febbraio del 2002 infatti siamo stati chiamati dal CIMA e invitati a predisporre una bozza di Protocollo d’intesa tra CIMA e Ciclobby. Prontamente abbiamo eseguito il compito e lo abbiamo trasmesso al coordinatore del CIMA il quale ci ha risposto interlocutoriamente dicendoci che i responsabili del settore mobilità del Comune intendevano rifletterci sopra. Da quel momento, non c’è stata più alcuna risposta.

7. In occasione di una audizione presso la Commissione Consiliare Trasporti del Comune di Milano, invitati dal suo Presidente, abbiamo offerto all’Assessore alla Mobilità, presente alla riunione, la collaborazione gratuita dei volontari di FIAB Ciclobby per compiere il censimento del traffico ciclistico. Questa offerta è stata lasciata cadere. Fiab Ciclobby, da allora, ha realizzato ben tre censimenti con la collaborazione di decine di volontari. Il Comune non ha mai neppure richiesto di vederne i risultati.

8. Vengono inviate varie lettere di sollecito per ottenere una risposta in merito al protocollo di cui al precedente punto 6 all’Assessore, al Direttore di settore, al coordinatore del CIMA: 4 maggio 2002, 17 giugno 2002, 17 settembre 2002. Tutte senza risposta.

9. L’assessore al Traffico il 19 marzo 2003 promette la costituzione di una Consulta cittadina sulla sicurezza stradale come da richiesta di FIAB Ciclobby e di altre associazioni della mobilità e ambientaliste. Anzi indica la sede: la Scuola del Corpo della Polizia Locale di Milano in via Boeri. Da allora, non se ne è saputo più nulla.

10. Tre lettere al Sindaco Albertini per essere ricevuti e poter riferirgli delle inadempienze del Comune nel nostro settore: 6 febbraio, 26 settembre e 22 dicembre 2003. Tutte senza risposta.

11. Il Gruppo Amici della Bicicletta del Consiglio Comunale di Milano - del quale fanno parte consiglieri sia di maggioranza, sia di minoranza - nel settembre del 2003 ha commissionato a CICLOBBY Fiab una bozza di piano di interventi a costo sostenibile per una ciclabilità diffusa a Milano. CICLOBBY Fiab ha rivolto all’inizio di ottobre del 2003 uno specifico appello ai propri soci e ad altri ciclisti milanesi affinché fornissero le loro osservazioni sugli abituali percorsi in bicicletta. In breve tempo, sono pervenute quasi 200 segnalazioni di possibili interventi. Con il lavoro volontario del Comitato Tecnico di CICLOBBY Fiab è stato possibile interpretare queste segnalazioni, elencarle, classificarle in base alla tipologia degli interventi proposti, e quindi mapparle. E’ stata così predisposta la carta della Rappresentazione delle proposte dei ciclisti milanesi o, se si vuole, la carta dei desideri. Su questa base, si è passati quindi alla elaborazione di una bozza di piano, la quale successivamente è stata sottoposta ai rappresentanti del Gruppo Consiliare Amici della Bicicletta. Dal confronto tra i Consiglieri comunali ed il CT di CICLOBBY Fiab è stata varata la carta con il Piano d’intervento 2004-06, integrata dalla carta Effetto rete. I criteri adottati per la scelta degli interventi da inserire nel piano sono stati i seguenti: a) sostenibilità economica; b) fattibilità temporale; c) continuità dei percorsi; d) numero delle richieste da parte degli utenti; e) indicazioni derivanti dai censimenti sul traffico ciclistico realizzati da FIAB Ciclobby. Il piano è stato presentato al Politecnico di Milano il 19 dicembre 2003; successivamente è stato illustrato nel gennaio 2004 in una riunione nella quale sono stati presenti un dirigente della Polizia Locale di Milano, il coordinatore del CIMA, il Responsabile della segnaletica del Comune di Milano e il dirigente dell’Ufficio Mobilità Ciclistica. La riunione era stata convocata per iniziativa dei Consiglieri Comunali Tenconi (maggioranza) e Baruffi (minoranza) i quali sono stati presenti alla riunione stessa. Il piano è stato ulteriormente presentato ad una riunione del CIMA, richiesta dagli stessi Consiglieri, del 28 aprile 2004. L’impegno del CIMA è stato di dare risposta a breve sugli interventi messi in cantiere da parte del Comune. Poiché non pervenivano risposte, abbiamo inviato lettere di sollecito nel giugno scorso. Ancora non sono pervenute risposte.

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

 

Home Page