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Bari, 2 marzo 1999

Al Presidente ANCI
ENZO BIANCO
Via dei Prefetti, 46
00186 ROMA

FESTA DELL’ARIA.
PER RESPIRARE MEGLIO IN CITTÀ BISOGNA MUOVERSI IN BICI.

In relazione a Festa dell’aria, la manifestazione che anche quest’anno l’ANCI organizza con Legambiente  nelle principali città italiane domenica 21 marzo per promuovere un nuovo modello di mobilità urbana fondato sul rilancio del trasporto pubblico e sulla riappropriazione da parte dei cittadini di spazi liberi dalle auto, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) onlus ritiene che il messaggio da lanciare all’opinione pubblica sarebbe veramente innovativo e più completo se i Comuni italiani facessero propria la convinzione che la bicicletta è un mezzo di trasporto urbano sostenibile e ne promuovessero il suo uso e la sua immagine positiva.

Per snellire il traffico motorizzato, rendere più respirabile l’aria e meno rumorose le nostre città, infatti, la bicicletta potrebbe dare un contributo di tutto rispetto specialmente negli spostamenti abituali quotidiani, con particolare riferimento a quelli casa-lavoro e casa-scuola/università. A tale proposito, oltre all’esperienza consolidata di quei paesi europei dove la mobilità ciclistica è da anni un elemento di programmazione delle politiche territoriali, ambientali, energetiche e dei trasporti, vogliamo citare il recente piano antitraffico del Governo inglese che ha deciso di introdurre una serie di azioni per moltiplicare, nei prossimi anni, l’utenza del trasporto ciclistico. Ciò, avendo verificato  che la metà degli spostamenti individuali avviene entro i 4-5 Km (distanza percorribile in bici in 15-20 minuti, senza dover perdere tempo prezioso alla ricerca di un parcheggio).

Anche in Italia ci sono oggi gli strumenti per sviluppare la circolazione ciclistica in un’ottica di mobilità sostenibile per utilizzare i quali è necessario un impegno forte dei Comuni:
1) la legge n. 366/98, entrata in vigore lo scorso 23 ottobre, recante “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”, che stanzia un fondo statale di 100 miliardi, prevede il ricorso ai fondi comunitari ed estende anche al trasporto in bici l’obbligo per Comuni di utilizzare i proventi delle multe (che già il Nuovo codice della strada entrato in vigore nel 1992, all’art. 208, destinava al miglioramento e alla sicurezza della circolazione stradale). Inizialmente la legge fissava a minimo il 20% la quota dei proventi delle contravvenzioni da destinare all’uso del trasporto in bici, ma in sede di discussione del collegato alla finanziaria la Commissione Bilancio del Senato, ingiustificatamente, ha eliminato tale percentuale facendo fare alla legge, considerata molto positiva per le sue finalità, un passo indietro a livello culturale e operativo;
2) il decreto Ronchi 27 marzo 1998 in materia di “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” che, al fine di ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento atmosferico, coerentemente agli impegni assunti dal Governo italiano con il protocollo di Kyoto, ha introdotto una serie di misure anti-smog, tra cui:
il manager del traffico nelle aziende con più di 300 dipendenti, un piano aziendale degli spostamenti casa-lavoro da presentare ai Comuni entro lo scorso 31 dicembre; strutture di supporto negli Uffici traffico dei Comuni;
incentivi per mezzi di trasporto considerati “puliti”. Pur se incomprensibilmente ignorata dal decreto, la circolazione ciclistica, opportunamente favorita dai Comuni nei piani aziendali della mobilità, darebbe  ossigeno non solo alle città ma anche al mercato.

Pertanto chiediamo all’ANCI di dare un segnale forte e chiaro a favore del trasporto ciclistico urbano, partendo proprio da Festa dell’aria.

Il Responsabile relazioni esterne
Lello Sforza
(tel/fax 080/5236674)

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