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FIAB onlus
FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA
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Bari, 25 agosto 1998

Al Presidente ANCI
Enzo Bianco
Sindaco di Catania

Oggetto: Decreto Ministero Ambiente del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile nelle aree urbane. Invito ai Comuni affinché incoraggino l'uso della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro.

Entro il prossimo 31 dicembre, e così ogni anno, le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti dovranno presentare ai Comuni il "piano degli spostamenti casa-lavoro" del proprio personale dipendente adottato al fine di ridurre l'uso del mezzo privato e, quindi, il traffico nelle aree urbane e l'inquinamento ambientale. Allo scopo deve essere individuato in ogni azienda o ente un responsabile per la mobilità aziendale mentre presso l'ufficio traffico dei Comuni viene istituita una struttura di supporto e di coordinamento tra i responsabili della mobilità aziendale e le aziende di trasporto. Il tutto finalizzato all'adozione da parte delle Regioni del "piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria" entro il 30 giugno 1999.

E' quanto stabilito con decreto 27 marzo 1998 del Ministero dell'Ambiente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale, del 3 agosto 1998 n. 179, al fine della prevenzione e controllo dell'inquinamento atmosferico nelle aree urbane, della tutela della salute pubblica e dell'ambiente e del rispetto degli impegni assunti con gli accordi di Kyoto sulla riduzione dei gas "serra" ritenuti responsabili dei cambiamenti climatici.

Tra gli strumenti a disposizione dei "mobility managers" (i servizi di uso collettivo o forme di multiproprietà di autovetture purché elettriche, idride, alimentate a gas naturale o GPL o dotate di dispositivi per l'abbattimento delle emissioni inquinanti; l'acquisto di motorini e biciclette elettriche), per i quali sono pure previsti incentivi economici da parte del Governo, il Ministero dell'Ambiente, che a seguito di osservazioni motivate della FIAB si è riservato di provvedere quanto prima, ha dimenticato in questa fase di includere misure a favore del mezzo di trasporto urbano tra i più sostenibili: la bicicletta. Che non inquina, non ingombra, non fa rumore, non consuma energia se non quella muscolare, fa bene alla salute, è economica e che, per spostamenti "porta a porta" fino a 5-7 Km. è più veloce dei mezzi motorizzati a quattro ruote.

L'esperienza consolidata dei paesi centro-nord europei è preziosa al riguardo: la bicicletta ha un ruolo di primo piano negli spostamenti abituali (casa-scuola, casa-lavoro, casa-shopping, casa-tempo libero) grazie all'attenzione riservatale dalle politiche del territorio, dell'ambiente, dei trasporti e dell'energia e a campagne mirate della serie "Cycling to work". Ricordiamo, al riguardo, il piano antitraffico adottato di recente dal governo inglese, riportato con risalto dalla stampa nazionale, che mira, tra l'altro, a raddoppiare il numero di persone che usano la bicicletta entro il 2002 introducendo tutta una serie di appositi provvedimenti, essendo la metà degli spostamenti quotidiani non più lunghi di 3-4 Km.

E in Italia? Quanti sono i dipendenti che percorrono dai 3 ai 6-7 Km. in auto per andare a lavorare e che potrebbero invece utilizzare la bicicletta soltanto se incoraggiati? Come? Realizzando presso i luoghi di lavoro cicloparcheggi custoditi e servizi doccia e guardaroba; istituendo per la città punti di noleggio e assistenza bici; apponendo adeguata segnaletica stradale, aumentando e migliorando il trasporto delle bici sui mezzi pubblici (treni, metropolitane), realizzando interventi di modifica dell'assetto stradale (tecniche di moderazione del traffico) al fine di aumentare la sicurezza di ciclisti e pedoni; riconoscendo un rimborso chilometrico ai dipendenti ciclisti; dotando enti e aziende di biciclette di servizio; coinvolgendo "testimonial", modificando i regolamenti di edilizia e di igiene comunali con norme che consentano di introdurre e posteggiare le bici in appositi spazi condominiali.

La FIAB, che sarebbe lieta di offrire la sua collaborazione e il suo patrocinio al riguardo, chiede all'ANCI che i Comuni italiani diano indicazioni precise ai responsabili aziendali della mobilità affinchè, nelle more degli interventi annunciati da parte del Ministero Ambiente, i piani aziendali includano azioni a favore del trasporto quotidiano in bicicletta.

Cordiali saluti.

Il Responsabile delle relazioni esterne

Lello Sforza

(tel. 080/5236674)

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