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Comunicato stampa FIAB 24/99:  1.000 miliardi di opere pubbliche per la mobilità ciclistica

FIAB onlus -FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA ONLUS
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Bari, 03 dicembre 1999

1.000 MILIARDI DI OPERE PUBBLICHE NEL SETTORE DELLA MOBILITÀ CICLISTICA GRAZIE ALLA LEGGE 366/98.
PER LA FIAB LA RISPOSTA DEGLI ENTI LOCALI È GIÀ UN PRIMO SUCCESSO
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Sta per partire il primo intervento dello Stato a favore del trasporto urbano e turistico in bicicletta. Milletrecento progetti preliminari elaborati dagli Enti Locali per oltre mille miliardi di interventi finalizzati ad incentivare in Italia l’uso della bicicletta per gli spostamenti cittadini e nel tempo libero. Questi i primi dati in possesso della FIAB onlus sulla base dei quali le Regioni hanno messo a punto i piani regionali della mobilità ciclistica presentati al Ministero dei Trasporti, ai sensi della legge 366/98, entro la scadenza del 30 novembre. Per la Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus (FIAB), sostenitrice della legge, questi dati sono già un primo importante successo.

"Vi è stata una grande risposta da parte degli Enti locali (Comuni, Province, Comunità montane, Consorzi, Enti Parco) e si sono create notevoli aspettative, ma ora la parola spetta al Ministro Treu che deve provvedere quanto prima al riparto e al trasferimento dei fondi dello stato". Così la pensano anche i rappresentanti dell’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Abruzzo, capofila delle regioni per l’applicazione della legge 366/98, che in tutti questi mesi hanno svolto un’importante funzione di stimolo e cordinamento tra le Regioni e le Province autonome.

Ma a quanto ammontano i finanziamenti in ballo? Per quest’anno sono undici miliardi da ripartire in tutta Italia che, con il sistema dei mutui da contrarre, possono diventare oltre cento miliardi. Con la finanziaria sono stati accantonati, poi, altri dieci miliardi all’anno per il triennio 2000-2002: un pò pochini viste le aspettative che la legge ha creato. Al punto che l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Abruzzo, Manasseri, in qualità di "capofila", ha già scritto ai Ministri dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente per chiedere un maggiore impegno a ricercare adeguati finanziamenti viste le risposte finora ottenute dagli Enti locali. E gli interessi di Comuni e Province sono destinati a crescere.

Tra gli interventi finanziabili dalla legge 366/98, che intende così far entrare anche l’Italia nell’Europa che pedala, oltre a ciclopiste e percorsi ciclabili anche cicloparcheggi custoditi, itinerari cicloturistici e relative infrastrutture, redazione di cartografia specializzata, segnaletica adeguata, attività culturali finalizzate alla conversione del trasporto motorizzato in ciclistico, recupero dei tracciati ferroviari dismessi.

Sviluppare la mobilità ciclistica in Italia vuol dire anche sviluppo e occupazione. Non significa solo realizzare interventi di riqualificazione ambientale e di sviluppo sostenibile del territorio (che rappresentano già un gran bel risultato) ma anche vedere l’affermazione di nuove figure professionali, che la FIAB ha da sempre sostenuto con proprie attività formative (corsi e viaggi studio all’estero): pianificatori ciclopedonali, manager della mobilista ciclistica, addetti alla sicurezza ciclistica stradale, esperti in comunicazione di settore, operatore di educazione ciclostradale.

Lello Sforza
Responsabile relazioni esterne
(080/5236674)

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