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Comunicato stampa FIAB 12/2000: Lettera ad Amato, Biondi e Maiolo

FIAB ONLUS - FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA
aderente  European Cyclists' Federation - ECF
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Si invia, per conoscenza, alla Stampa la lettera inviata dal Presidente della FIAB Luigi Riccardi al Presidente del Consiglio Amato, agli on. Biondi e Maiolo, ecc. in relazione ad un recente intervento alla Camera (vedi allegato).

Milano, 8 maggio 2000

Al Presidente del Consiglio on. Giuliano Amato
all'On. Alfredo Biondi
all'On. Tiziana Maiolo
e p.c.:
ai Ministri dei Lavori Pubblici, delle Finanze, dell'Ambiente, dei
Trasporti, della Sanità
ai Capigruppo della  Camera dei Deputati e del  Senato
alla Stampa

Egregi Signori,

in sede di votazione della fiducia al nuovo Governo alla Camera, nel quale il Presidente incaricato Giuliano Amato si e' occupato anche di biciclette e di mobilita' sostenibile urbana, hanno interloquito  l'On. Alfredo Biondi e l'On. Tiziana Maiolo.
Sia le forze di governo che quelle di opposizione, hanno fin qui deluso le aspettative di tutti coloro che aspettano da anni politiche più incisive e attente a favore della ciclabilità e della moderazione del traffico.
E' stato deludente l'atteggiamento delle forze di governo che non hanno ancora dato il via a politiche veramente incisive a favore della ciclabilità e della moderazione del traffico.
Ancor più deludente (e, per certi atteggiamenti, anche offensivo nei riguardi di quei cittadini che usano la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano) è l'atteggiamento dell'opposizione che,  invece di criticare il Governo perché fa troppo poco, lo attacca scagliandosi contro quel poco che fa.
L'intervento del Presidente Amato non è stato affatto credibile se riferito al comportamento del Governo nel recente passato. La FIAB è testimone di come la legge 366/98 (voluta e votata da entrambi gli schieramenti), nel suo lungo iter, sia stata "stravolta" rispetto al progetto iniziale, lasciando pochi finanziamenti, praticamente briciole, a favore della ciclabilità. La FIAB è testimone del fatto che gli incentivi  riguardano solo la bicicletta elettrica e non, più in generale, il normale mezzo a pedale ben conosciuto da molti italiani. La FIAB è testimone del fatto che nel decreto Ronchi del 1998 sui mobility manager ed in altri decreti simili dei precedenti governi di centro-sinistra ci si continua a dimenticare della bicicletta.
Se quelli di Amato sono buoni propositi per il futuro, ne siamo ben felici. Però non ci si venga a raccontare che il Governo in passato si è adoperato sul serio per questo obiettivo.
Tra i provvedimenti che abbiamo apprezzato, pur nel limite dichiarato di provvedimento educativo-simbolico, vi è quello delle domeniche senza auto cui hanno aderito comunità locali amministrate da forze politiche di varia ispirazione.
Servono comunque politiche a favore della bicicletta più incisive. In ambito urbano occorre promuovere, sostenere, incentivare la realizzazione di  provvedimenti di moderazione del traffico (aree pedonali con eccezione per le bici, strade residenziali, ZTL, dissuasori, attraversamenti ciclo-pedonali sicuri, zone 30, percorsi casa-scuola sicuri, ecc.) e di piste e percorsi ciclabili. In ambito extra-urbano occorre realizzare itinerari cicloturistici regionali
e nazionali (non solo a favore dei ciclisti, si faccia attenzione, ma soprattutto del settore economico turistico: vi invitiamo, a tal proposito, ad informarvi seriamente sui dati degli introiti economici del settore lungo i percorsi cicloturistici più famosi in Europa).

L'opposizione invece  - per bocca di Biondi e Maiolo (attenti a quei due, verrebbe voglia di dire) -sembra dichiararsi nemica della bicicletta: non attacca Amato per le ragioni sopra esposte, ma al contrario attacca addirittura l'idea della bicicletta, ironizzando sul suo possibile ruolo nella mobilità urbana.
In primo luogo la FIAB invita i deputati in questione quando vanno in qualche Paese europeo a cercare di vedere cosa è stato fatto, e con successo, per incentivare e incrementare l'uso della bicicletta in quelle realtà.
In secondo luogo chiede ai Capigruppo dell'opposizione se le posizioni di Biondi e Maiolo siano del tutto personali o rappresentino la linea politica del  Polo della Libertà.
Ci dispiace molto questo attacco alla bicicletta da parte dell'opposizione, in quanto siamo convinti che la bicicletta dovrebbe trovare in Parlamento uno schieramento favorevole più trasversale, come accade normalmente negli altri Paesi europei (la FIAB appartiene all'ECF - European Cyclists' Federation, che in Europa è appoggiata da parlamentari di tutte le forze politiche, molti anche appartenenti a partiti di centro-destra).
Il centro-destra  nel Parlamento italiano aveva sottoscritto, con molti suoi rappresentanti, e poi votato la legge 366/98. Nelle amministrazioni locali inoltre, il centro-destra italiano ha esponenti favorevoli alle politiche per la bicicletta e di moderazione del traffico.

Sulla battuta di Tiziana Maiolo, che sembrerebbe ironica, aggiungiamo una nota.
Siamo convinti che nessuno, tantomeno noi (figuriamoci il Governo), si sogni di obbligare tutti ad andare in bicicletta. Il problema è un altro, e ce lo confermano le persone che vengono nelle sedi delle nostre associazioni. In queste condizioni di traffico   urbano, spesso, la gente è obbligata ad usare l'auto essendo troppo pericoloso inforcare la bicicletta.
Noi invece vorremmo che tutti avessero la libertà di scegliere. Incentivare, favorire, rendere più sicuro e più piacevole l'uso della bicicletta non significa certo obbligare. Stupisce che una persona della levatura mentale di Maiolo confonda, come potrebbe fare un qualunque sempliciotto, una libertà/opportunità con un obbligo.
In Europa, dove si è dato molto più spazio alla bicicletta (spesso togliendone un po' alle auto), molte persone hanno scelto questo mezzo per i propri spostamenti, mentre altre continuano ad usare l'auto (o meglio ancora, le stesse persone usano l'auto o la bicicletta a seconda delle loro
necessità ed opportunità).

Attendiamo una risposta di tutti.
Da parte del Governo, auspicando che intenda veramente dare seguito alle dichiarazioni programmatiche del Presidente Amato.
Da parte dell'Opposizione, auspicando che intenda muoversi più attivamente a favore della bicicletta e della moderazione del traffico.

Per la FIAB onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta
Il Presidente
Luigi Riccardi

ALLEGATO

Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 714 del 28/4/2000
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Pag. 74
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La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 16.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE

(Replica del Presidente del Consiglio)

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto. Onorevole Paissan! La ringrazio.
Ha facoltà di replicare il Presidente del Consiglio dei ministri.

"GIULIANO AMATO, Presidente del Consiglio dei ministri. ... Di certo, se io ho adottato questa scelta, è perché sono convinto e confido che la politica ambientale del Governo continuerà, come è stata in passato, ..... che ha consentito all'Italia di superare ritardi nei confronti di altri paesi.
Ciò riguarda - l'ho già detto ieri -, tra l'altro, gli incentivi e la fiscalità ecologica, riguarda quella bell'invenzione, che gli italiani hanno dimostrato di gradire e che io personalmente ho apprezzato moltissimo...

ALFREDO BIONDI. La bicicletta!

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Pag. 78
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GIULIANO AMATO, Presidente del Consiglio dei ministri. ...della bicicletta, sissignore; molto meglio dell'affollamento impossibile delle macchine nelle nostre città la domenica

(Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, dei Popolari e democratici-l'Ulivo, dei Democratici-l'Ulivo, Comunista, misto-Socialisti democratici italiani, misto-Verdi-l'Ulivo e misto-Rinnovamento italiano - Proteste dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale).

GIULIANO AMATO: Fa bene anche a voi un po' di bicicletta, vi fa tanto bene...

TIZIANA MAIOLO. Tutti in bicicletta dovete andare!

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