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Comunicato stampa FIAB 36/2000: Fiab investita dalla burocrazia

COMUNICATI STAMPA FIAB ONLUS
FIAB - FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA Onlus
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Mestre 7 dicembre 2000

comunicato stampa

FIAB INVESTITA DALLA BUROCRAZIA
DA PIU' DI SEI ANNI IN ATTESA DEL RICONOSCIMENTO DI ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA, MA LA COMMISSIONE NON SI RIUNISCE:  MANCA IL NUMERO LEGALE . "BASSANINI" NON ABITA IN VIALE CRISTOFORO COLOMBO A ROMA.
CHI NON VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLA FIAB?

Sei anni di attese sono un pò lunghi per sapere se la FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA - FIAB onlus, ha i requisiti, o meno, per essere riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, ai sensi dell'art. 13 della legge 349/86 (istitutiva dello stesso Ministero) quale associazione nazionale ambientalista. E così il Presidente della FIAB, Luigi Riccardi, ha preso carta e penna e ha scritto non solo al Ministro Bordon ma anche al Ministro
Bassanini per sapere come mai il processo di riforma della pubblica amministrazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi non sia arrivato in Viale Cristoforo Colombo a Roma, dove ha sede il Ministero dell'Ambiente. Sembrerebbe infatti che il riconoscimento non venga accordato perchè il Consiglio Nazionale dell'Ambiente, che deve dare un parere sull'ammissibilità o meno delle associazioni richiedenti, non riesca a riunirsi da più di sei anni per mancanza del numero legale. Sarà anche vero ma non è una buona ragione. Nella lettera della FIAB si adombra anche l'inquietante dubbio che vi sia qualcuno che fin qui ha fatto pressione sul Ministero dell'Ambiente per impedire questo riconoscimento.

La domanda per essere riconosciuti fu regolarmente presentata dalla FIAB il 2 marzo 1994. Nel corso degli anni la Federazione di associazioni cicloambientaliste, unica nel suo genere in Italia a promuovere la mobilità urbana, scolastica e turistica in bicicletta, ha più volte trasmesso la documentazione che le è stata richiesta dal Ministero, sia per comprovare la propria esistenza in vita che l'effettivo svolgimento di attività di tutela e promozione ambientale.

A detta di funzionari e dirigenti che negli anni si sono avvicendati alla trattazione della materia, la FIAB è la prima della lista delle associazione da riconoscere. Ciò però non avviene in quanto il Consiglio Nazionale dell'Ambiente, organismo previsto dalla stessa legge per dare un parere e costituito da ben 47 componenti, in tutti questi anni non si è riunito o per mancanza del numero legale o per scadenza di alcuni membri.

E' sconcertante pensare che proprio il funzionamento del Consiglio Nazionale dell'Ambiente per la parte che riguarda il riconoscimento delle associazioni ambientaliste, sia rimasto fuori da tutte le norme di di riforma e semplificazione della Pubblica Amministrazione previste dalle leggi "Bassanini".

Il mancato riconoscimento richiesto continua a procurare notevoli danni alla FIAB, all'ambiente e alla collettività. Senza riconoscimento la FIAB non ha titolo per costituirsi in giudizio per cause di danno ambientale, per far parte delle Commissioni Parco, per sedere ai tavoli di concertazione nazionali e regionali per l'utilizzazione dei finanziamenti comunitari, per partecipare alla definizione dei programmi ministeriali di educazione stradale e alla mobilità ciclistica ai sensi dell'art. 10 legge 366/98 sulla mobilità ciclistica. E pensare che la prima bozza della 366 fu scritta proprio dalla FIAB!

Lello Sforza
Responsabile relazioni esterne
stampa@fiab-onlus.it

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