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News settore: Ciclabili del Trentino

25/05/06 Successo della GIORNATA BICI+TRENO in Val di Sole


l'ADIGE
22/05/2006

È stata un successo la giornata in bicicletta promossa da Trentino Trasporti, Trentino Arcobaleno e dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta

di GIOVANNA RAUZI

VAL DI SOLE - È stata un successo la giornata in bicicletta promossa da Trentino Trasporti, Trentino arcobaleno e dalla Federazione italiana amici della bicicletta. Quasi 60 persone - tra cui molti giovani e giovanissimi - provenienti, in treno, da Trento e dalla Val di Non, hanno pedalato lungo tutta la Val di Sole, alternando alle loro fatiche qualche incontro formativo e di discussione. Il treno carico di turisti e biciclette si è fermato a Marilleva 900.

Come prima tappa, il gruppo ha effettuato una visita al Parco Nazionale dello Stelvio con la successiva visione di un filmato ed un breve dibattito. Alle 14, a Pellizzano, è stato preparato il pranzo offerto dal Comune. Un pranzo al quale hanno partecipato i vertici dell'Apt Val di Sole.

Come assicura il presidente Luciano Rizzi «c'è un grande interesse per il turismo delle biciclette e con la valorizzazione dell'attuale pista ciclabile potrà davvero nascere un progetto che coinvolga in questo settore anche gli alberghi e le altre attività della zona». «Per sostenere l'iniziativa, ovviamente, è essenziale appoggiarsi al trasporto su rotaia e sono necessarie, allo stesso tempo, molta informazione e pubblicità», conferma Antonella Valer, appassionata ciclista e neo consigliere di Trentino Trasporti.

Dopo il pranzo, tappa a Malé. Salvati da qualche goccia di pioggia, i bikers hanno discusso, presso il negozio «Il germoglio» dell'importanza delle coltivazioni e delle produzioni biologiche con Michele Zanella, frutticoltore biologico. La gita è terminata, come da programma, a Mostizzolo dove - dopo una merenda di prodotti tipici al «Mas dele Strie» a Bordiana - i treni della Trento - Malé hanno accompagnato i viaggiatori e le loro biciclette verso il capoluogo.

Per gli appassionati delle pedalate all'aria aperta, la sezione trentina Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) offre numerose opportunità: la prossima sarà una visita alle Cantine Aperte prevista per domenica 28 maggio. Iniziative analoghe a quella solandra si svolgeranno in Valsugana, nelle Valli di Fiemme e Fassa e in molti altri luoghi. Per i trasferimenti è sempre preferita la soluzioni bici + treno. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.fiab-onlus.it

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L'Adige

24/05/2006

In rotaia e bicicletta, così la valle è davvero di Sole

Taccuino di viaggio
di ASTRID MAZZOLA

"Quanti chilometri hai fatto quella volta, Lollo?" "Trecento" risponde compunto un bambino. Nel vagone si leggono i giornali, si parla di coincidenze di treni con servizio bici. I bambini sono tranquilli, si vede che sono abituati a trascorrere il loro tempo lontani dalla tivù, all'aria aperta: qualcuno ascolta il walk-man, qualcuno - con invidiabile senso del dovere - insiste per fare i compiti, che però abbandona poco dopo.

Il treno, partito da Trento alle 8.35, ha due vagoni: in uno il chiacchiericcio allegro di ogni pre-gita, nell'altro le sagome immobili delle biciclette. Attraversa cespugli in rigoglio di acacia e sambuco. Case succedono a case, poi di nuovo nel verde, frutteti e scarpate. Tutto sboccia e cresce e fiorisce. Galleria. Si sbuca dal buio ed ecco la Val di Non. Crescino: il biotopo della Rocchetta. Canne e acqua, salici e pontili che si snodano là sotto. Quindi i meleti, le girandole. "Papi! Passiamo dagli spruzzi!". Il retro quasi senza fondo della diga di S. Giustina suscita esclamazioni infantili ma anche comunione tra bambini, ragazzini e adulti, tutti capaci di meravigliarsi allo stesso modo. Oltre Cles. Dimaro. "Guarda il Noce!" "Dove?" "Lì, a sinistra!" Ed eccola lì, la ciclabile, che si dipana lungo il fiume, protetta da uno steccato di legno.

Arrivati. Siamo a Mezzana. Si scaricano le bici, che sembrano contente di poter finalmente dimostrare al treno di essere anche loro mezzi di locomozione. Tutti si precipitano al bagno della stazione, ma sorte avversa vuole che l'intera squadra dei gabinetti sia intasata. Sarà per la prossima tappa, si pensa. Da Mezzana si imbocca, dopo un breve tratto di statale, una stradina che tra leggere salite e gradevoli discese si fa largo in un bosco rigoglioso, sulla destra orografica del fiume Noce, che separa i ciclisti dalla strada principale. Le bandiere gialle della Fiab aprono e chiudono giudiziosamente la fila, ma dopo un po' la stanchezza, la voglia di chiacchierare e qualcuno che supera ingarbugliano un po' retroguardie e avanguardie e la geometria del gruppo non è più così chiara. Però nessuno viene lasciato indietro.

Fuori dal bosco la valle si restringe mentre si scende verso Pellizzano, tra prati completamente gialli di ranuncoli e denti di cane, tacchini evasi dai recinti e gatti cacciatori dall'espressione truce. Tra le case del paese ci si riunisce per un attimo, aspettando i più svagati, evidentemente famosi tra i componenti del gruppo: "Eccolo qui, finalmente è arrivato Languido Slow!". Quindi ci si divide e alcuni restano a Pellizzano: la prossima è la tappa più faticosa, 300 metri di dislivello e 9 km. fino a Cogolo. Proprio mentre ci si sta guardando furtivamente attorno in cerca della toilette la signora con la bandiera punta decisa i piedi sui pedali e scompare dietro la curva; il gruppo dei coraggiosi, bimbi in testa, la segue senza esitazione. Sarà per la prossima tappa, si torna a sperare stoicamente.

Poco dopo il Noce disegna una curva decisa dirigendosi verso la val di Pejo, e la pista ciclabile lo segue. Un campeggio; l'abitato di Fucine. Quindi, poco alla volta, inizia la salita, intervallata da tratti in falso piano e brevi discese. Nei boschi iniziano a farsi strada gli abeti, i prati sono invasi dai fiori. È il trionfo dei profumi e dei colori, che si alternano come guide ai misteri della nuova valle. Profumo d'ortica, poi d'acacia ed orniello; quando i campi si spalancano attorno, gialli di ranuncoli o bianchi di regina dei prati. Case antiche, annerite da un incendio dimenticato e abitate dagli alberi, spuntano tra i prati. Là sopra le montagne. Il Noce che si diverte a gorgogliare fresco accanto ai cicloturisti sudati e ansanti. L'ultimo tratto di salita è ancora più faticoso, ma sfocia in una discesa liberatoria, che sfiora una festa di paese d'altri tempi, con arena di terra battuta e mucche legate agli alberi.

A Cogolo, al Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio, i ciclisti sono attesi per un filmato sul parco. Ci sarà forse un bagno... Ma no: i tempi sono un po' ristretti. E poi partono le immagini e anche il bagno è dimenticato: perché condensare in dieci minuti un intero parco, dare emozioni in più rispetto a quelle appena vissute in prima persona non è cosa facile, ma qui ci sono riusciti. Alternando musica e minuti di silenzio interrotto solo dai versi degli animali hanno ricreato il senso delle stagioni che scorrono tra prato e cima: danza corale fatta di corteggiamento e nascita, di respiro e sguardo. Di farfalla e gipeto, di cervo e marmotta, di upupa e forcello. Del rumore quotidiano che termina nel silenzio della luna piena.

Poi, senza quasi accorgersene, è già discesa, più veloce del fiume che scorre accanto. Qualche goccia di pioggia tenta timidamente di colpire i ciclisti, ma la ferrea volontà degli organizzatori - "NON piove!" - la spaventa e tiene alte le nuvole. Al parco giochi di Pellizzano il Comune e l'Apt della Val di Sole hanno preparato un pranzo: ci si può riposare un po'. Si scopre di essere davvero in tanti, oltre cinquanta; oltre ai membri della Fiab (la Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e del Trentino Arcobaleno, che hanno organizzato la gita in collaborazione con la Trentino Trasporti S.p.A., ci sono anche i ragazzi dell'associazione Yo Production di Cles (impegnati nella promozione culturale, artistica ed ecologica), alcuni esponenti dell'Associazione Pangea di Cles e quattro membri della Fiab di Mestre, partiti in bici sabato mattina da Cismon del Grappa. Tra loro Luciano Renier, che cura i rapporti tra l'associazione e Trenitalia: "Qui ci sono belle piste ciclabili" ammette "ma è necessario potenziare l'accoppiata treno più bici. Inoltre sarebbe importante che gli alberghi si attrezzassero per il ricovero delle bici e per le piccole manutenzioni".

Viene quindi il momento dell'incontro con le autorità, organizzato in vero e proprio stile partecipativo: sono i ciclisti ad esporre le loro perplessità e richieste ai politici - il presidente dell'Apt e sindaco di Pellizzano Luciano Rizzi, il vicesindaco Ermes Bontempelli e il consigliere provinciale Dennis Bertolini. Si chiede loro, naturalmente, di incentivare il cicloturismo su una pista che molti dei presenti non esitano a definire "la più bella del Trentino" e "più bella persino della Dobbiaco-Lienz" e che, pur esistendo dal 1993, è oggi sconosciuta ai più e poco frequentata. Tra gli interventi richiesti il potenziamento della soluzione treno-bici, che in questa stagione estiva sarà caratterizzata, oltre che dal treno oggi sperimentato (in grado di trasportare, al sabato e alla domenica, 31 persone con le loro bici), dalla possibilità di portare fino a 4 bici su tutti i treni della tratta; altre richieste sono il miglioramento della segnaletica ed i collegamenti con Cles e la Val d'Adige. Rizzi assicura la sua disponibilità e accenna al progetto, già approvato, di un bici-grill entro l'anno prossimo.

Alle due si riparte; nel frattempo qualcuno, tra il pranzo e l'incontro con le autorità, è riuscito a trovare il bagno e mostra un'espressione più rilassata... Verso Malé: di nuovo i prati gialli, quindi il bosco; si giunge alle porte di Mezzana e la si supera, poi si scorre vicino al respiro freddo del Noce. A Malé pochi minuti per incontrare Claudio Martinez, gestore del negozio "Il germoglio", ed i proprietari di due aziende agricole convertite al biologico, Adriano Bott e Michele Zanella; ma il tempo è sufficiente per far passare due messaggi. Il primo è l'importanza del rispetto della terra, come stimolo a sfruttarne le caratteristiche senza comprometterne l'equilibrio; il secondo una richiesta di maggior visibilità: sia Martinez che Zanella sottolineano la difficoltà del commercio biologico, ancora in ombra rispetto a quello tradizionale. Racconta Zanella: "Purtroppo quelli come noi non vengono visti di buon occhio in queste valli; abbiamo scarso appoggio e pochi riferimenti, si fa poca ricerca sul biologico".

Ed infine giù, veloci veloci, verso Bordiana e la merenda che aspetta al Mas dele Strie. La pista si fa discesa, il Noce e la strada si inseguono a vicenda, cadono catene dalle biciclette, cadono ciclisti. Ogni tanto qualche salita, che infierisce sulle ginocchia già stanche: Cecilia, dal suo seggiolino dietro al papà, lo aiuta a sopportare la fatica spingendo con le manine contro la sua schiena. I ragazzi del gruppo Yo Production conducono un improvviso assalto ad una salita in mezzo alla campagna, uno di loro ha una radio sul portapacchi che diffonde musica moderna: clima di stanca festosità. Il maso, ricco di morbidi gattini e suoni della campagna, è in cima ad una salita, un premio per chi supera l'ennesima prova di resistenza. Purtroppo il tempo è pochissimo, perché il treno passa tra pochi minuti: la padrona di casa assiste un po' desolata all'aggressione della merenda, preparata con gusto, e alla frettolosa partenza.

Si raggiunge il treno appena in tempo. Nel ritorno, quando persino "Lollo" si aggira per il corridoio con gli occhi stanchi, è la piccola Cecilia a tenere gli animi desti, offrendo dolcetti e arrampicandosi sui sedili: per forza, lei il viaggio se l'è fatto sul seggiolino del papà. Comoda.

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info sul servizio Treno+Bici della Ferrovia Trento-Malè:
http://www.fiab-onlus.it/newset/news.php?nsid=105&tipid=5

info sulla PISTA CICLABILE della Val di Sole: http://www.ripristino.provincia.tn.it/Piste_Ciclabili/Pista02/02D.html

info su tutte le PISTE CICLABILI del Trentino:
http://www.fiab-onlus.it/nomi/index.php
con link al sito del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento che ha realizzato le piste.





Per maggiori informazioni
E-mail: adbtrento@libero.it

 
Notizia inserita da: Presidente Amici della Bicicletta di Trento
Manuela Dematte (info@fiab-onlus.it)
il 25/05/06 ore 18:33

 

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