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28/08/08 E' uscito Trentino in bicicletta: atlante cicloturistico

E' uscito "Trentino in bicicletta: atlante cicloturistico del Trentino"!

Dopo quasi due anni di lavoro è finalmente disponibile in libreria il volume “Trentino in bicicletta”, la guida cicloturistica della provincia di Trento realizzata da Trentino Arcobaleno.
Edita dalla casa editrice Ediciclo, la guida è organizzata in 4 parti. In apertura una parte introduttiva, che illustra le principali caratteristiche del territorio trentino e suggerisce l'equipaggiamento più adatto per intraprendere un viaggio in bicicletta. La seconda parte è costituita dalla cartografia completa del Trentino, organizzata in 130 tavole in scala 1:50.000, dove sono segnalate le strade consigliate e quelle da evitare per chi si muove in bicicletta. La sezione successiva riporta le descrizione di 13 itinerari già sperimentati dai volontari di Trentino Arcobaleno, corredate di chilometraggi, altimetrie e molte fotografie. I percorsi vanno dai 2 ai 6 giorni di durata, ma le tappe possono essere allungate o accorciate a seconda delle esigenze. L'ultima sezione riporta tutti gli indirizzi utili per il pernottamento e la ristorazione, con una particolare attenzione alle realtà dell'economia solidale e a quelle che hanno sottoscritto un impegno ad avere un occhio di riguardo per i turisti in bicicletta.
La guida è acquistabile presso lo sportello “Fa' la Cosa Giusta!”, in tutte le principali librerie, oppure on line sul sito www.ediciclo.it.

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TRENTINO IN BICICLETTA

Atlante cicloturistico in 130 tavole scala 1:50.000 e 13 itinerari

Trentino arcobaleno

Ediciclo editore - www.ediciclo.it

formato finito esterno cm 11,5 x 20

stampate a 4 colori b/v su carta patinata opaca

prezzo di copertina: euro 16,00

copertina formato chiuso cm 11,5 x 20 con alette

stampata 4 colori solo in bianca su carta patinata

ULTERIORI INFORMAZIONI: 2ruote@trentinoarcobaleno.it

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Trentino 26/08/2008

TRENTINO SU DUE RUOTE

Presentata la nuova guida realizzata da Trentino Arcobaleno

Turisti in bicicletta, 100 mila arrivi all’anno

L’assessore Mellarini: "Un fenomeno in crescita che deve essere incoraggiato"


di Andrea Selva

TRENTO. Sono centomila i turisti che ogni anno arrivano in Trentino in bicicletta e pedalano lungo le piste ciclabili e le strade sterrate della nostra provincia. Centomila presenze potrebbero sembrare poca cosa di fronte ai 4 milioni di turisti che - tra estate e inverno - scelgono piste da sci, laghi e sentieri trentini, ma in tempi di crisi non si butta via niente e l’assessore Tiziano Mellarini conferma: "Si tratta di un fenomeno in continua crescita che va seguito con la massima attenzione. Parliamo di gente che ha buone capacità di spesa (al contrario di quello che si pensa dei cicloturisti) e che trova interessanti le nuove proposte del turismo trentino, come ad esempio l’agriturismo e i Bed&Breakfast che sono cresciuti a ritmi da primato".

Il dato - 100 mila arrivi in bicicletta - è frutto di un’indagine dell’assessorato al Turismo ed è stato comunicato ieri nel corso di una conferenza stampa organizzata per presentare una nuova guida (Trentino in bicicletta, Ediciclo editore) realizzata da Trentino Arcobaleno con l’aiuto della Provincia per quanto riguarda la parte cartografica. Il luogo della presentazione? Il bar Funivia, al ponte di San Lorenzo, dove ogni giorno passano centinaia di cicloturisti in viaggio lungo la ciclabile della valle dell’Adige.

Se l’assessore parla di gente che può spendere (e gli albergatori confermano), Dario Pedrotti (assieme ad Antonella Valer una delle anime della guida presentata ieri, disponibile in libreria: 16 euro) fa notare che sul portapacchi di una bicicletta non ci stanno grandi bagagli: "Chi viaggia in macchina si può portare i panini da casa, i cicloturisti invece prima o poi si fermano a mangiare e dormire".

La guida propone 13 percorsi lungo le strade del Trentino (comprese piste ciclabili e sterrati come la "vecia ferrovia" della valle di Fiemme) adatti a persone con un discreto allenamento, senza la necessità di essere grandi atleti. "Questo libro ha avuto una gestazione lunga - ha spiegato l’editore, Vittorio Anastasia - per raccontare una realtà che il resto d’Italia deve invidiare al Trentino". Nell’atlante cicloturistico 13 itinerari per tutti i pedali: dai laghi ai passi dolomitici.

IL RACCONTO

Al Bar della Funivia "Passano tutti qui, uno andava da Padre Pio"

Non saranno 100 mila, ma al bar Funivia - dove la pista ciclabile incrocia il ponte di San Lorenzo, i cicloturisti li vedono passare ogni giorno, sempre più numerosi. Ed ecco il loro identikit: mezza età (anzi un po’ oltre), viaggiano in coppia o in gruppo e hanno, nell’ordine, passaporto tedesco, austriaco, olandese e c’è anche qualche inglese. Non c’è da stupirsi quindi se la titolare del locale, Jana Chvalova, di Praga, ogni mattina espone sulla lavagna il suo menu in tedesco: "Sono qui dal 1995 -spiega - e ogni anno i turisti in bicicletta aumentano. Capita anche di vederli tornare e fermarsi lungo la strada del rientro a casa". Giorgia Toccoli conferma: "Le punte massime di traffico sono a luglio e ad agosto, ma da maggio a settembre ci sono ogni giorno molti passaggi". Quel tratto di Lung’Adige è il punto di riferimento anche per i pullman con il rimorchio porta bicicletta al seguito, una formula utilizzata soprattutto dai ciclisti più anziani che alternano i tratti in bici con i trasferimenti più lunghi in corriera. Gente che spende? "Certo - spiegano al bar Funivia - si tratta di turisti che vanno in bicicletta per scelta, non per necessità di un mezzo economico. Sono persone allenate che scelgono una vacanza all’aria aperta come antidoto allo stress del lavoro in ufficio". Ma dove vanno? "Molti dicono di essere diretti a Venezia, qualcuno si spinge solo fino a Verona ma c’è anche dichiara un viaggio a Roma". Il più lontano? "Uno che voleva andare al paese di padre Pio". Per spingere sui pedali anche la fede aiuta.

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l'Adige 26/08/2008

Trentino in bici, senza troppa fatica

Itinerari con l'aiuto dei mezzi pubblici
Manca la segnaletica


Si chiama «turismo leggero» ma permette vacanze ad alta intensità. Oltre a poter godere dell'incanto del paesaggio e del contatto con la natura rende più facile immergersi tra storia e arte delle valli trentine. Come? Con la bicicletta, innanzitutto, e con il treno. È quello che promettono due nuove guide, «Trentino in bicicletta» (Edicicloeditore) e «Guida a tutto quello che c'è da vedere e da sapere viaggiando da Trento a Marilleva 900 a bordo della Trento Malé» (Assessorato provinciale ai Trasporti - Trentino Trasporti) uscite in questi giorni e presentate ieri a Trento dall'associazione Trentino Arcobaleno, nell'ambito del progetto «Due ruote Arcobaleno, turismo leggero in Trentino», e gli assessori provinciali Tiziano Mellarini, Franco Panizza e Marta Dalmaso.
Un progetto, quello dei volontari di Trentino Arcobaleno, accolto tre anni fa da Trentino spa con un certo scetticismo ma che è infine riuscito a ottenere un finanziamento di 12mila euro per la pubblicazione. La guida «Trentino in bicicletta», 13 itinerari adatti a tutti - cicloturisti, sportivi e famiglie perché è possibile utilizzare il trasporto pubblico per completare i percorsi o evitare i tratti più impegnativi - valorizza la rete di ciclabili già presente sul territorio provinciale integrandola con percorsi su strade secondarie, con poco o niente traffico, o su sterrate.
Corredata da 120 mappe (cartografia in scala 1:50.000), profili altimetrici, scala cromatica delle difficoltà, giorni di percorrenza ma anche consigli (interessante soprattutto quello sulle strade da evitare) e indirizzi utili degli «amici del ciclista» (pernottamento, ristoro, riparazione delle bici), la guida incoraggia all'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici senza ricorrere all'uso dell'automobile, soprattutto partendo dalla città. «In questo modo intendiamo rendere le ciclabili un prodotto turistico invece che solo un percorso sportivo», osserva Antonella Valer di Trentino Arcobaleno. «Ad esempio per il giro della Valle dei Laghi si possono caricare le bici sulla Funivia di Sardagna, evitando il Bus de Vela, impraticabile per le due ruote». La guida, costo 16 euro, è disponibile in libreria o acquistabile sul sito www.trentinoarcobaleno.it, dove si trova la descrizione degli itinerari (ma non la cartografia) anche in tedesco e in inglese. Fatti gli itinerari manca però la segnaletica. «Confidiamo che la Provincia predisponga una segnaletica adeguata - afferma Antonella Valer - Comunque noi di Trentino Arcobaleno al momento abbiamo provveduto con degli adesivi».
Il fascino di una ferrovia storica, il prossimo anno compie 100 anni, sommato al fascino di una terra ricca di patrimoni storico culturali oltre che di bellezze naturalistiche è la suggestione proposta dalla guida della Trento-Malé. Realizzato a cura dell'assessorato provinciale ai trasporti e di Trentino Trasporti, tutto quel che c'è da vedere e da sapere guardando dai finestrini del «trenino» che attraversa la val di Non e la val di Sole si ritrova descritto in schede e brevi testi, corredati da numerose fotografie. Il volumetto si trova in vendita a 4 euro presso le biglietterie di Trentino Trasporti.
I.V.














Per maggiori informazioni
Vedi sito: 2ruote@trentinoarcobaleno.it
E-mail: antonella.valer@unimondo.org

 
Notizia inserita da: Presidente Amici della Bicicletta di Trento
Manuela Dematte (info@fiab-onlus.it)
il 28/08/08 ore 16:32

 

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