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News settore: Ciclabili del Trentino

10/09/04 La FIAB di Trento saluta la Ponale, gioiello ritrovato

Il Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento ha colpito ancora.....restaurando e restituendo alla collettività un bene prezioso, la Ponale, una vecchia strada abbandonata (collegava la Valle di Ledro a Riva del Garda) che "si è fatta sentiero" per la gioia di camminatori e cicloescursionisti in cerca di un contatto privilegiato con la natura e l'ambiente.
La FIAB di Trento ha tenuto a salutare degnamente l'evento dedicando alla Ponale l'ormai classico Cicloweekend Triveneto ed accompagnando gli ospiti in una due giorni di scoperta della grande varietà del paesaggio trentino: dai 960 metri del Rifugio al Faggio immerso nei boschi della Val Concei (comodamente raggiunto con il servizio Bicibus di Trentino Trasporti, pullman con carrello portabici) siamo scesi a fare il giro dell'incantevole lago di Ledro con visita al Museo delle Palafitte.
La domenica abbiamo disceso tutta la valle fino alla Ponale, che abbiamo percorso con studiata lentezza per assaporarne ogni angolo visuale, ogni scorcio panoramico, l'ebbrezza di essere a picco sul Garda, la sua luce abbacinante insieme al canto delle cicale (dejavu di isola greca), per scattare mille foto, per scambiarci sguardi e parole di meraviglia per la bellezza in cui eravamo immersi.
Infine, la presidente della FIAB di Mestre ha voluto inviare una lettera ai giornali per significare questo compiacimento.

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dal "Trentino" del 15.7.04

LA TERRAZZA SUL LAGO
Preso subito d’assalto il sentiero della Ponale.
Una folla, ieri sera, all’inaugurazione della storica strada per la val di Ledro.
RIVA. La Ponale è rinata. Il radicale lifting è riuscito a meraviglia e, da ieri, la nuova creatura promette di diventare una delle star turistiche del basso Sarca.
Dopo anni di chiusura, polemiche e incertezze, la strada voluta da Giacomo Cis è stata riconsegnata alle comunità di Riva e di Molina nello stesso giorno in cui, 157 anni fa, veniva rilasciata la concessione edilizia. Accanto a Bicio Di Stasio, a Giorgio Alberti e ai membri del Comitato Cis, ieri c’erano il sindaco Paolo Matteotti, buona parte della giunta e tante autorità, ma soprattutto centinaia di comuni cittadini. (…)
Il corteo ha poi proseguito e pochi metri dopo, usciti dal buio del tunnel, ai partecipanti s’è presentato uno spettacolo unico. Sparito l’asfalto, il ”sentiero” Ponale è parso a tutti ancor più bello di quanto fosse la strada. Quattro chilometri tagliati nella roccia, sospeso tra lago e cielo, che ha ovviamente mantenuto i”soliti” panorami unici della Ponale, ma senza rumori di motori e della città.
In un’atmosfera quasi irreale, su una delle poche vie nata strada e poi diventata sentiero, s’è snodata la colorata processione che, superata da frotte di impazienti biker, è salita fino al confine con il comune di Molina. Nella valle dello Sperone, ad attenderla c’era il sindaco Franco Brighenti e un’altra nutritissima delegazione di autorità e di amici della Ponale. Sorrisi, strette di mano e discorsi di rito: attriti e incomprensioni del passato sono scomparsi d’incanto, di fronte alla consapevolezza d’aver riconsegnato all’alto Garda un gioiello unico, un pezzo di storia, ma anche un’attrazione attesa da molto, troppo tempo. Poi tutti su, vicino al ponte di Pregasina, dove i volontari del Club Bacionale hanno distribuito circa 400 piatti di pasta.
(Paolo Tagliente)

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dal "Trentino" del 16.7.04

LA NUOVA PONALE
Un monumento sacro dopo tanto degrado.
RIVA. Che ebbrezza impagabile tornare in mountain-bike sulla vecchia Ponale. Era dal 3 febbraio del 1999 (cioè dal giorno in cui diecimila metri cubi di roccia s’erano staccati dalla Rocchetta, spazzando via un centinaio di metri della strada dismessa e piombando poi rovinosamente sulla Gardesana, uccidendo lo sfortunato pensionato Gino Avancini) che agli imbocchi del tracciato, disegnato da Giacomo Cis, due invalicabili cancelli impedivano l’accesso ai ciclisti e ai pedoni.
Ritrovare ora quella stessa strada mirabilmente trasformata in sentiero, resa transitabile come spettacolare itinerario a balcone sulla sfolgorante bellezza del Garda, riaccende i riflettori su un patrimonio di inestimabile valore: turistico, culturale, emotivo.
Nel lento pedalare verso il vecchio bivio di Pregasina - salita alla portata di molte gambe - mi accompagnano decine e decine di altri bikers e non pochi escursionisti a piedi.
Ad un solo giorno dalla riapertura, il sentiero che aggira il Garda in parete e porta alla valle di Ledro, è già una superstar.
Incredibile ma vero. Coabitano bellamente ruote dentate e scarpe da trekking: e di questo riuscito compromesso tra due diverse filosofie d’arrampicata bisogna ringraziare gli esecutori dei lavori, che sono riusciti a infondere nel percorso - in terra battuta, largo come un «facile» sentiero dolomitico - una sorta di sacralità.
Stia dunque lontano dalla nuova Ponale chi osasse pensare che è un percorso da prestazioni sportive. Per queste performances, per chi tiene d’occhio cronometri e tempi di percorrenza, i nostri paraggi offrono di meglio e di più. La nuova Ponale è un delicatissimo equilibrio - tra natura e uomo in cerca di bellezza - che non sopporta profanazioni.
Ogni curva è una cartolina: le vele che solcano il lago; il battello che sbuca dalla dorsale di Sperone con la sua scia spumeggiante; le finestre sbrecciate delle fortificazioni della Grande Guerra; i vecchi cipressi custodi delle antiche soste panoramiche in carrozza; i muretti cadorini e più a monte - là dove il sentiero ritorna strada, alle cosiddette «zète» - l’orgogliosa resistenza di un asfalto ancora buono; le ginestre che ne conquistano i bordi; gli ultimi lecci che segnano il confine tra flora mediterranea e flora alpina. Si potrebbe parlarne per ore, ma guardare con gli occhi...è un’altra cosa.
Da mercoledì 14 luglio 2004 è come se avessero regalato a Riva e a tutto il Basso Sarca una Torre Eiffel, un Palazzo Ducale, un’Arena, un Colosseo. No: non è esagerato. Per capire che tipo di «monumento» si ritrovi improvvisamente a gestire il nostro territorio, consigliamo caldamente alle associazioni di categoria (albergatori e commercianti in primo luogo; ma sarebbe opportuno che provvedessero anche gli altri) di organizzare per i loro associati una visita guidata alla nuova Ponale.
Tre-quattro chilometri abbordabili e fascinosi, ma soprattutto istruttivi. Istruttivi per capire che dopo anni di deriva delle nostre peculiarità (trasparenza dell’acqua, limonaie, flotte di pescatori, ristorazione nostrana, eccetera eccetera) e di Alto Garda trasformato in anonimo dormitorio di comitive senza nessuna specifica connotazione, quasi per miracolo ci troviamo a poter omaggiare prima noi stessi e poi il turista (in quest’ordine: è necessario) di un qualcosa di valore assoluto e di unico al mondo, di cui essere orgogliosi.
Se la Ponale manterrà quella sacralità rispettosa di cui parlavamo prima, è davvero possibile che essa diventi il simbolo di una svolta culturale. Un territorio che dopo anni di degrado, finalmente si offre per essere gustato esteticamente e non saccheggiato in modo dozzinale.
(Sergio Molinari)

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FIAB-Amici della Bicicletta di Mestre
Associazione ambientalista
per una mobilità sostenibile

IL 17 e 18 luglio scorsi la FIAB-Amici della Bicicletta di Trento ha organizzato:
“ DAL LAGO DI LEDRO AL LAGO DI GARDA”
11° CICLOWEEKEND DEDICATO AI GRUPPI FIAB DEL TRIVENETO.
DALLE PREISTORICHE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO
ALLA TECNOLOGICA PASSERELLA CICLABILE DELL’ALTO GARDA, ATTRAVERSO LO SPETTACOLARE SENTIERO DEL PONALE .

L’aggettivo non può essere più appropriato.
Il sentiero, ottenuto recuperando e riadattando la vecchia strada, chiusa al traffico da anni, è ora percorribile da bici e pedoni e permette, a quanti vi transitano, di godere di uno spettacolo di incomparabile e rara bellezza.

Apprezziamo moltissimo una siffatta iniziativa che coniuga mobilità dolce e riqualificazione ambientale e che fa seguito ad altre analoghe iniziative che la Provincia di Trento ha messo in atto in questi ultimi anni.

Ci auguriamo, perciò, che tanti, oltre a noi, possano godere di questo gioiello “ritrovato” .

LA PRESIDENTE
D.ssa Aurora Tron

FIAB- Amici della Bicicletta di Mestre V. Col Moschin 1- 30171 Mestre
Tel e fax 041921515
E.mail adbmestre@libero.it Sito web www.provincia.venezia.it/bici


Per maggiori informazioni
Vedi sito: www.girovagandointrentino.it/puntate/2004/estate/ledro/ledro.htm
E-mail: biciod@tin.it

 
Notizia inserita da: Presidente Amici della Bicicletta di Trento
Manuela Dematte (info@fiab-onlus.it)
il 10/09/04 ore 00:12

 

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