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News settore: Bicinews varie

15/12/05 Da Trieste a Sarajevo. Cicloturismo responsabile. Giugno '06

Da Trieste a Sarajevo in bicicletta


La manifestazione cicloturistica Trieste – Sarajevo prevista per la primavera 2006 (4 giugno –18 giugno 2006) si inserisce in un progetto che da tre anni alcune associazioni trentine stanno promuovendo nell’area dei Balcani: ’Incontri con l’altra Europa- I Balcani in un percorso di turismo responsabile’ con l’obiettivo di diffondere la pratica e la cultura di questa modalità di fare turismo per contribuire alla rinascita economica e sociale delle aree coinvolte attraverso forme di sviluppo autosostenibile.

I Balcani possono essere potenzialmente molto attraenti per i cicloturisti sia sotto il profilo naturalistico, storico e culturale, sia per la possibilità di viaggiare su strade secondarie ancora poco trafficate; l’itinerario toccherà alcuni luoghi dove già sono attive esperienze di turismo responsabile e di cooperazione internazionale consentendo ai partecipanti al viaggio una relazione con le comunità più profonda e ricca.

Il ritmo lento del viaggio in bicicletta si inserisce pienamente nella filosofia del turismo responsabile che qui, in Bosnia, assume un significato particolare perché si inserisce in un sistema economico non ancora del tutto strutturato e che può e deve essere supportato nell’operare scelte di sviluppo sostenibile che valorizzino le risorse locali, naturali e umane.

Nella primavera 2005 si è svolta la prima manifestazione cicloturistica Trieste – Sarajevo.

Per due settimane un gruppo di ciclisti provenienti da Trento e Trieste hanno pedalato attraverso il territorio di Slovenia Croazia e Bosnia affiancati per alcune tappe da ciclisti bosniaci appartenenti ad una associazione sportiva di Tuzla.
Il viaggio è stato vissuto come un’esperienza particolarmente intensa e ricca di significati in quanto ha permesso ai partecipanti di coniugare l’evento puramente sportivo e naturalistico – che si è snodato attraverso paesaggi tanto diversi ed ugualmente affascinanti – con l’immersione nella tragica storia recente e la scoperta di quella passata e della gente di un paese così vicino geograficamente al nostro occidente e tuttavia tanto lontano nelle nostre menti.

Ritroviamo la testimonianza dell’impatto emotivo del viaggio nei diari scritti da alcuni ciclisti del gruppo:
“ Siamo a 200 km da Trieste, i segni della guerra sono evidenti, nessuno pensava che la guerra sarebbe arrivata fino qua. Pedaliamo in silenzio, attoniti.”
“… l’immensa soddisfazione “cicloturistica” nell’attraversare un paese verdissimo, altipiani solitari, ambienti rurali da antologia scolastica, strade con traffico inesistente, boschi fiumi laghi e sorgenti, era sempre accompagnata da una sottile angoscia per le tracce ancora fresche della follia umana, che pure era passata di là. Scheletri di chiese, case in abbandono, minate, campi fertili ed abbandonati, minati, selve di cimiteri.” Pino

Ancora da un diario di viaggio:
“Il poliziotto bosniaco ci raccomanda "voziti polako", "andate piano".
Polako: questa parola ci accompagnera' per il resto del nostro viaggio in Bosnia. Qui tutto e' polako, lento. Il ritmo della vita e' polako, il traffico e' polako, i nostri pensieri diventano poco alla volta anch'essi polako. E' uno stile di vita nel quale sono privilegiati i rapporti umani; una chiacchierata sull'uscio di casa o sotto agli alberi, davanti ad una tazza di caffe' fumante, per riscoprire i valori che ci accomunano e le differenze che ci arricchiscono.” Alessio


Organizzando questo viaggio nel 2005, prendendo contatto con le comunità locali e attraversando i Balcani in bicicletta, abbiamo scoperto che questa forma di turismo è ancora molto poco conosciuta, e ispira, quindi, curiosità e simpatia nelle persone che vedono passare “il gruppo”.

Puntando sulla bellezza naturalistica dei Balcani, di un ambiente a volte impervio e duro a volte dolce ed ospitale e ancora quasi sconosciuto al grande popolo della bicicletta, che conta decine di migliaia di appassionati in Europa e che in questi ultimi anni si va incrementando in maniera entusiasmante, crediamo importante continuare a promuovere percorsi di cicloturismo in quest’area.

Riproponendo il viaggio Trieste – Sarajevo anche per l’estate 2006 vogliamo prestare maggiore attenzione all’aspetto mediatico.
L’idea è di coinvolgere le riviste specializzate del settore e quelle a carattere ambientalista, alcuni giornalisti interessati all’esperienza del cicloturismo e, soprattutto, le stesse comunità bosniache, anche a livello istituzionale, cercando di trasformare la “pedalata” nei Balcani in un atteso evento turistico stagionale.

I partner nell’organizzazione della manifestazione sono le seguenti associazioni:

‘Progetto Prijedor onlus’ di Trento
‘Tremembè onlus’ di Martignano-TN
Associazione delle Agenzie per la Democrazia Locale-ALDA con sede a Strasburgo
Rete del Turismo Responsabile nell’Europa Sud Orientale con sede a Prijedor – BiH
Associazione Italiana Turismo Responsabile
Legambiente
La rivista Nuova Ecologia
‘Ulisse FIAB, Gruppo ciclisti urbani e cicloturisti’ di Trieste

Per maggiori informazioni
Vedi sito: www.viaggiareibalcani.org/
E-mail: albapiacini@libero.it

 
Notizia inserita da: Segreteria Organizzativa FIAB
Michele Mutterle (info@fiab-onlus.it)
il 15/12/05 ore 15:01

 

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