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In Trentino, a Nomi (Tn) sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL" d'Italia

::  21.07.2002 - La procura toglie i sigilli al bicigrill
Da "L'ADIGE" del 21 luglio: «La nuova struttura sulla ciclabile sarà pronta entro metà agosto».

Il bicigrill di Nomi bruciato il 18 maggio. Entro metà agosto funzionerà la nuova struttura sulla pista ciclabile

di NICOLA GUARNIERI

Il 18 maggio scorso doveva essere un giorno storico per Nomi e per il Trentino. Quel mezzogiorno, infatti, si doveva inaugurare il primo bicigrill d’Italia, vanto di Comune, Provincia ma pure di tutti gli appassionati delle due ruote a pedali, in prima fila gli «Amici della Bicicletta».
Qualcuno, però, come si ricorderà incenerì il chiosco e rovinò la festa. Il piromane è ancora sconosciuto ma, finalmente, i carabinieri hanno concluso le indagini riguardanti il manufatto andato a fuoco e hanno consegnato tutto alla procura della Repubblica.
Oltre agli atti di polizia giudiziaria, è arrivata pure la domanda di dissequestro accolta dal magistrato. Dopo due mesi, dunque, la carcassa del bicigrill è stata dissequestrata e potrà arrivare quanto prima la nuova struttura.
La conferma della rinascita del progetto arriva direttamente dal sindaco di Nomi Gianfranco Zolin. «Sì, è ufficiale: il rottame non è più sotto sequestro e sarà rimosso. Nel frattempo il nuovo bicigrill è già in fase di costruzione e, anzi, è quasi ultimato. Ovviamente gli operai stanno lavorando in cantiere. Probabilmente entro metà agosto sarà collocato al posto di quello bruciato».
Stavolta, dunque, è quella buona. Dopo tante promesse, tanti ipotesi e, soprattutto, tante lamentele da parte dei potenziali fruitori, finalmente il progetto chiosco bar sulla ciclabile dell’Adige riparte a spron battuto.
Come previsto, dunque, il bicigril dovrebbe essere frequentabile prima della fine dell’estate, come annunciato dall’assessore provinciale Iva Berasi.
E senza impiegare un container sostitutivo come si pensava inizialmente. D’altro canto, dopo due settimane di stop e senza l’ombra di un chiosco provvisorio, le proteste sono fioccate. Quella promessa a botta calda, infatti, ha lasciato in attesa i ciclisti trentini che si sono sentiti traditi.
Iva Berasi, appassionata di bici pure lei, può finalmente sorridere. «Subito dopo il rogo -spiegò a giugno - avevamo promesso un prefabbricato. La Protezione civile era già stata allertata ed era pronta a posizionare la casetta. Però abbiamo voluto fare le cose per bene, ci siamo trovati con il Comune di Nomi e con l’associazione "Amici della bicicletta" e abbiamo valutato l’opportunità di un simile intervento. Con il container, infatti, si dovevano comunque collegare le utenze. E poi c’era la gestione. A conti fatti erano soldi buttati via anche perché la ditta incaricata di realizzare il nuovo bicigrill definitivo ci ha assicurato che in un paio di mesi il lavoro sarà finito».
Allora, però, c’era ancora il sequestro di mezzo. «Già, pensavamo che in una settimana l’area sarebbe stata dissequestrata. Quando arriverà il dissequestro partiranno subito i lavori di rifacimento. La nuova capanna dovrebbe essere pronta a fine agosto».
Dunque nessuna promessa disattesa ma una valutazione dettata dal buon senso che ora si concretizza. Gli appassionati della ciclabile possono così stare tranquilli e aspettare il nuovo bicigrill di Nomi che, come detto, dovrebbe essere agibile e collocato nell’apposita area prima di Ferragosto.
Intorno al bicigrill, d’altro canto, è cresciuto via via l’interesse e la gente si è affezionata. Ed è un segnale positivo visto che ne sono in programma diciotto in tutto il Trentino.

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