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Ciclabilità e Mobilità sostenibile nei lavori del Parlamento

 

 Notiziario del 03.09.2007

- Notizie dai ministeri -

Governo. Sicurezza stradale, provvedimento urgente per ridurre incidenti
In coincidenza col periodo estivo è stato varato un decreto-legge, in vigore dal 4 agosto, per ridurre gli incidenti stradali. Il provvedimento prevede norme più severe in materia di codice della strada e dispone interventi preventivi e l’inasprimento delle sanzioni per le violazioni considerate di maggior rischio. In particolare il decreto prevede l'obbligo, a carico dei gestori dei locali di intrattenimento, che vendono bevande alcoliche, di esporre all'entrata, all'interno e all'uscita dei locali tutte le informazioni sulla guida in stato di ebbrezza e le sanzioni previste in caso di controllo. Per quanto riguarda gli interventi di inasprimento delle sanzioni, il decreto contiene disposizioni soprattutto al riguardo di chi guida ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti, ma anche di chi supera i limiti di velocità e prevede una serie di limitazioni per la guida senza patente, per l'uso di telefoni cellulari senza auricolare o dispositivi vivavoce e per i neopatentati, i quali per i primi tre anni non potranno guidare autoveicoli con una potenza superiore a 50 kw/t.
http://www.trasporti.gov.it./page/NuovoSito/mop_all.php?p_id=00111

POGAS. Provvedimento per rendere operativi sconti fiscali per la pratica sportiva dei ragazzi
Un decreto ministeriale firmato dai Ministeri delle Politiche Giovanili e Attività Sportive e dell’Economia e delle Finanze per dare concreta applicazione alle norme contenute nella legge Finanziaria sul riconoscimento del valore sociale delle spese sostenute dalle famiglie per far praticare sport ai bambini ed ai ragazzi. Lo annuncia il ministero delle Politiche giovanili e attività sportive con un comunicato stampa. Nella nota informativa si ricorda che l’ultima manovra finanziaria ha introdotto la detraibilità delle spese sostenute per l’iscrizione e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.
http://www.politichegiovaniliesport.it/cms-upload/decreto-detrazioni-palestre.pdf

- Lavori Camera -

Camera. Fino al 30 novembre i lavori dell’indagine conoscitiva sulla sicurezza nella circolazione stradale
Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha autorizzato una proroga, al 30 novembre, del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sulla sicurezza nella circolazione stradale. Lo ha comunicato alla commissione Trasporti il presidente Michele Meta. Il gruppo di lavoro di Montecitorio ha quindi deliberato la proroga del termine.

Camera. Bianchi: “Sarà valutata istituzione agenzia sulla sicurezza stradale”
Di interesse la proposta di istituzione di un’agenzia nazionale sulla sicurezza stradale. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi rispondendo in Aula all’interrogazione del capogruppo dell’Udeur Mauro Fabris. L’iniziativa – ha annunciato il ministro – sarà vagliata attentamente anche alla luce della recente istituzione presso il ministero dei Trasporti di una direzione generale di sicurezza stradale. Nella risposta Bianchi ha inoltre confermato che la situazione dell'incidentalità stradale nel nostro Paese ha assunto il carattere di una vera e propria emergenza nazionale.

Di seguito il testo dell’interrogazione e la risposta del ministro:

FABRIS, SATTA, ROCCO PIGNATARO, DEL MESE, GIUDITTA, D'ELPIDIO, CIOFFI, ROSSI GASPARRINI, ADENTI, AFFRONTI, MORRONE, PICANO, LI CAUSI e CAPOTOSTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il problema dell'incidentalità stradale ha ormai assunto in Italia le dimensioni di una vera e propria emergenza nazionale, come tutti, indipendentemente dagli schieramenti politici, pacificamente ammettono, e come è stato recentemente riconosciuto dal Ministro interrogato a commento dei tragici dati emersi nell'ultimo fine settimana;
i dati parlano chiaro: solo nell'ultimo fine settimana si contano ben 36 morti sulle nostre strade, con 1358 incidenti. Oltre cinquemila sono i decessi registrati dall'inizio dell'anno, a cui si aggiungono gli oltre trecentomila feriti coinvolti in oltre duecentomila incidenti;
particolare allarme destano i dati relativi al rapporto tra mortalità stradale e stato di alterazione psico-fisica dovuto all'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti: in particolare, nel 2005 l'ebbrezza alcolica ha rappresentato il 70 per cento di questo tipo di incidenti, con 4107 casi rilevati;
è del tutto evidente che, al fine di fronteggiare efficacemente una tale situazione emergenziale, è necessario approntare al più presto una struttura centrale dotata di strumenti straordinari simili a quelli di cui attualmente dispone il dipartimento per la protezione civile, in grado di gestire e coordinare i diversi soggetti localmente coinvolti nella lotta all'incidentalità stradale;
una struttura di questo genere è ravvisabile nell'agenzia nazionale per la sicurezza stradale, della cui istituzione il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo si è fatto da tempo promotore e su cui potrebbe registrarsi una convergenza bipartisan in ambito parlamentare;
fondamentale appare anche l'inasprimento delle sanzioni per chi si pone alla guida in stato di alterazione psico-fisica, ma sarebbe altresì opportuna l'introduzione nel codice penale di una fattispecie che riconduca alla categoria del dolo eventuale chiunque guidi in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti;
peraltro, nessuna norma potrà mai risultare efficace in assenza di un adeguato sistema di controlli che ne assicuri il rispetto, ma proprio sotto questo profilo il nostro Paese si presenta con gravi carenze, con un milione di controlli sul tasso alcolemico previsti entro la fine del 2007, a fronte di altri Paesi europei, come la Francia, dove nel 2005 sono stati effettuati ben 10 milioni di controlli, ottenendo una riduzione dei morti sulle strade francesi di oltre il 35 per cento in tre anni;
proprio al fine di aumentare i controlli sulle strade, a fine giugno la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a rendere subito disponibile una parte dei fondi stanziati dalla legge finanziaria per il 2007 in materia di sicurezza stradale, ma lo sblocco di tali fondi è ormai divenuto oltremodo urgente e necessario, onde rendere possibili detti controlli già adesso, a partire dall'esodo estivo -:
quali iniziative urgenti e ormai improcrastinabili intenda assumere il Governo, alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, al fine di risolvere la situazione emergenziale creatasi in Italia in relazione alla sicurezza stradale, in particolare attivandosi per l'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale che gestisca e coordini a livello centrale i diversi soggetti localmente coinvolti nella lotta all'incidentalità stradale, dotandola di strumenti straordinari simili a quelli di cui attualmente dispone il dipartimento per la protezione civile, prevedendo l'inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di alterazione psico-fisica, nonché rendendo subito possibile lo sblocco dei fondi stanziati dalla legge finanziaria per il 2007 per l'incremento del numero dei controlli stradali. (3-01104)
(17 luglio 2007)

(Misure in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale - n. 3-01104)

PRESIDENTE. Il deputato Fabris ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01104, concernente misure in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7).

MAURO FABRIS. Signor Presidente, signor Ministro, la strage - come purtroppo tutti sappiamo e lei ancor di più - continua. Sulle nostre strade si continua a morire, e purtroppo si tratta di una tragica consuetudine che si registra e non dell'emergenza degli ultimi giorni, come qualcuno vuol far credere. Quindici, diciassette morti ogni giorno è purtroppo la triste media di questo nostro Paese.
Si tratta di intervenire in maniera decisa di fronte ad una tragedia nazionale rispetto alla quale non si possono continuare ad usare strumenti ordinari. Proponiamo, dunque, al Governo - non solo in questa occasione: lo abbiamo già fatto anche in occasione della discussione sulla questione di fiducia - che venga istituito un organismo (un'agenzia nazionale, un dipartimento presso la Presidenza del Consiglio: decida il Governo quale forma usare) che abbia, così come il dipartimento per la protezione civile, poteri straordinari di coordinamento di tutte le realtà locali e centrali che si occupano della materia. Diversamente, continueremo a sentire i pianti del giorno dopo, le idee più diverse nel Governo, nel Parlamento, nel Paese di fronte ad una tragedia che non si arresta.

PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Fabris.

MAURO FABRIS. Questa è la nostra proposta. Vogliamo sapere dal Governo quale sia la sua idea in proposito.

PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere per tre minuti.

ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, nel rispondere alla domanda degli onorevoli interroganti parto dal presupposto, che gli stessi hanno evidenziato, che la situazione dell'incidentalità stradale nel nostro Paese ha assunto, come i dati dimostrano, il carattere di una vera e propria emergenza nazionale, anche se devo far presente che ancora non esistono dati ufficiali relativi al 2007 e che l'andamento fa pensare ad un numero complessivo su base annua tra 5 mila e 6 mila.
Nell'ambito del problema generale che investe aspetti e cause diverse, quello relativo alla guida in stato di ubriachezza o di alterazione psicofisica da stupefacenti rappresenta uno di quelli più gravi e in costante aumento. Ciò detto, proprio al fine di contrastare nel modo più efficace il fenomeno nella sua interezza, il Governo ha presentato un disegno di legge sulla sicurezza stradale che la Camera ha approvato il 27 giugno scorso e che prevede un deciso inasprimento delle sanzioni. Il disegno di legge in questione ha iniziato oggi il suo iter nella Commissione trasporti del Senato, nell'auspicio - credo comune a tutti - che possa essere definitivamente approvato prima della pausa estiva. Contemporaneamente, il Ministero dei trasporti ha avviato una serie di azioni tendenti ad aumentare il numero dei controlli sulla strada e a sostenere campagne informative dirette soprattutto ai giovani. A tal fine, sta impegnando progressivamente la somma di 6 milioni di euro, come era stato richiesto in un ordine del giorno approvato alla Camera a conclusione del voto sul richiamato disegno di legge. In particolare, fin dalle prossime settimane si avvierà una campagna informativa e si procederà, in parallelo, all'acquisto di attrezzature tecniche, tipo etilometri, da fornire alle forze dell'ordine che operano sulla strada. Il che consentirà nelle nostre stime di aumentare i controlli specifici sui livelli alcolemici dagli attuali 200 mila all'anno a un milione e mezzo all'anno.
Per quanto riguarda, infine, il richiamo all'agenzia nazionale sulla sicurezza stradale, si tratta di un'iniziativa di sicuro interesse che mi riservo di vagliare attentamente con gli onorevoli proponenti anche alla luce della recente istituzione presso il Ministero dei trasporti di una direzione generale di sicurezza stradale.

PRESIDENTE. Il deputato Fabris ha facoltà di replicare.

MAURO FABRIS. Signor Ministro, la ringrazio perché lei continua a dimostrare una sensibilità certamente condivisibile rispetto alla questione dell'incidentalità stradale; una tragedia che ormai tocca tutte le famiglie italiane.
Devo dire grazie anche al Governo perché, diversamente da quello dei cinque anni precedenti, nell'ultima legge finanziaria ha rifinanziato il piano per la sicurezza stradale il quale non disponeva di alcuna risorsa. Tale misura ci aiuta senz'altro ad intraprendere le azioni che il Ministro ha poc'anzi indicato. Però, signor Ministro, a mio avviso, bisognerebbe essere più determinati al fine di fare, in questo momento di grande sensibilità, politica e sociale, qualcosa di più. Sono necessari, pertanto, più fondi per la Polizia di Stato, come prevedeva l'ordine del giorno approvato qualche settimana fa qui alla Camera. Tale ordine del giorno impegna il Governo, entro il 31 agosto, a destinare almeno un terzo di questi fondi all'incremento dei controlli in tema di sicurezza stradale.
Spero che il Senato, nella sua autonomia, approvi in fretta ciò che abbiamo già approvato in questo ramo del Parlamento, soprattutto per quanto riguarda l'inasprimento delle pene. Se ci sono cambiamenti da apportare, nella riforma del codice questi potranno essere introdotti. L'importante adesso è rendere subito effettive le norme dure contro chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti.
Occorre anche, signor Ministro, adottare strumenti straordinari. Ciò dipende da una volontà politica. Penso sarebbe un elemento di grande qualificazione per questo Governo se si volesse istituire, come è già avvenuto in altri Paesi europei, un ente, un'agenzia, un dipartimento della Presidenza del Consiglio che riassuma in sé, in questa materia, tutti i poteri.
La carenza di dati a cui lei si richiamava è dovuta anche alla mancanza di una legge che obblighi tutti i comuni a fornire dati in tema di decurtazione dei punti sulla patente o di guida pericolosa. Tale situazione rende difficile, anche ad uno strumento efficace, come è stata all'inizio la cosiddetta patente a punti, esplicare effetti positivi.
Si tratta, dunque, di trovare strumenti efficaci, di non limitarci...

PRESIDENTE. Deputato Fabris, deve concludere.

MAURO FABRIS. ...ai pianti del giorno dopo. In questo senso, mi auguro che la sua azione trovi solidarietà nel Governo, perché ritengo che ciò che lei ha fatto, in questo ramo del Parlamento, abbia già trovato una risposta positiva.

Camera. Sicurezza stradale, Bianchi fa il punto sulle iniziative di prevenzione
Sono già in corso azioni tendenti a potenziare il versante della prevenzione e dei controlli in materia di sicurezza stradale. In particolare i controlli alla metà dell'anno in corso sono già pari al doppio di quelli degli anni precedenti. Questa la risposta del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi all’interrogazione del gruppo di An con cui si chiedevano provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada. Quanto alle azioni di prevenzione e sensibilizzazione, Bianchi ha spiegato che il ministero dei Trasporti ha avviato una campagna informativa, diretta in modo particolare ai giovani. Rispondendo invece ad un’interrogazione della Lega, il ministro ha fatto il punto delle iniziative di prevenzione sulla sicurezza stradale e per l'inasprimento delle sanzioni in relazione a violazioni del codice della strada.

Di seguito il testo delle interrogazioni e le risposte del ministro:

LA RUSSA, MENIA, MOFFA, BOCCHINO, CICCIOLI, LAMORTE, PROIETTI COSIMI, ANTONIO PEPE, GERMONTANI, LEO, CONTENTO, PEDRIZZI, MIGLIORI, BUONTEMPO e FILIPPONIO TATARELLA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
i drammatici fatti che si sono verificati nel corso di queste ultime settimane dimostrano, ancora una volta, come gli incidenti stradali rappresentino una vera e propria emergenza nazionale;
la lotta per garantire la sicurezza stradale deve costituire un'assoluta priorità non solo per il Governo, la cui azione non è incisiva, ma per tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, che, al riguardo, si devono confrontare in modo ancora più serrato;
le cause da cui originano le continue stragi di vittime, per lo più di giovane età, sono molteplici e richiedono un immediato sforzo per adeguare il vigente impianto normativo, che, se si eccettua l'importante novità rappresentata dal meccanismo, introdotto nella XIV legislatura, della cosiddetta «patente a punti», non ha più registrato significativi miglioramenti;
occorre consolidare la cultura della prevenzione attraverso il potenziamento di speciali programmi e percorsi formativi volti a sensibilizzare, in materia di educazione stradale, le coscienze civili;
c'è minore sicurezza stradale anche perché il Governo ha attuato, a giudizio degli interroganti irresponsabilmente, una politica dei tagli delle risorse finanziarie che ha colpito, soprattutto, il comparto sicurezza, determinando, in questo settore, condizioni di emergenza e di estremo disagio;
è evidente come servano maggiori controlli, più personale di sicurezza impegnato sulle strade, maggiori risorse impiegate nella lotta a quella che sta diventando una vera e propria piaga sociale;
allo stato attuale, all'interno della compagine governativa, emergono posizioni eterogenee che non permettono di comprendere quale sia la vera strategia che si intende perseguire, al fine di uscire fuori da quella fase di inutile politica degli annunci di cui è unicamente responsabile il Governo -:
quali urgenti e concreti provvedimenti normativi il Governo intenda adottare, al fine di rendere più efficace la lotta contro coloro che si comportano da criminali, non rispettando le norme previste dal codice della strada. (3-01107)
(17 luglio 2007)

(Provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada - n. 3-01107)

PRESIDENTE. Il deputato Moffa ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-01107, concernente provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.

SILVANO MOFFA. Signor Presidente, signor Ministro, ritengo che il fatto stesso che a distanza di qualche settimana dal dibattito che si è svolto in Assemblea sul disegno di legge in materia di sicurezza stradale si debba ritornare sull'argomento, sia di per sé sintomatico di come anche quel provvedimento e quel dibattito non abbiano risolto alcuni problemi di fondo rispetto ai quali lei stesso ha già fornito alcune risposte nel corso delle interrogazioni precedenti.
La nostra interrogazione tende a mettere in evidenza, ancora una volta, la necessità di un riferimento ad un quadro normativo che aggredisca alcuni problemi. Come lei stesso ha poc'anzi affermato, il problema della incidentalità, legata soprattutto all'uso di sostanze stupefacenti e dell'alcol, è in grande aumento.

PRESIDENTE. Deputato Moffa, la invito a concludere.

SILVANO MOFFA. Tuttavia, proprio in quest'Assemblea si è registrata una grande contraddizione, soprattutto tra alcuni esponenti della maggioranza, da parte di chi chiede misure antiproibizioniste...

PRESIDENTE. Deve concludere, prego.

SILVANO MOFFA. ...e successivamente grida all'emergenza quando accadono episodi come quello avvenuto a Pinerolo.

PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.

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ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, nel rispondere agli onorevoli interroganti, premetto che naturalmente sono d'accordo sul fatto che il fenomeno degli incidenti stradali rappresenti oramai un'emergenza nazionale. Io stesso ho usato tale espressione fin dall'avvio dei provvedimenti che attualmente sono in fase di attuazione.
Posso però anche assicurare che il Governo considera un'assoluta priorità tale fenomeno tanto da aver approvato in data 27 giugno scorso in quest'Assemblea un disegno di legge presentato dal Governo. Ciò detto i provvedimenti che il Governo sta adottando sono di due tipi e ripeterò ovviamente cose già dette in precedenza: quelli contenuti nel già citato disegno di legge in materia di circolazione e sicurezza che si pone in continuità con il provvedimento noto come «patente a punti» che ha consentito, negli anni tra il 2002 e il 2004, una riduzione di circa il 20 per cento degli incidenti. Alcune norme del disegno di legge in questione tendono proprio a fare in modo che la patente a punti trovi un nuovo slancio prevedendo sanzioni più severe e allargando i casi di applicazione.
Per quanto riguarda il versante della prevenzione e dei controlli, sono già in corso azioni tendenti a potenziarlo; in particolare - come ho già detto - i controlli alla metà dell'anno in corso sono già pari al doppio di quelli degli anni precedenti, il che credo rappresenti un buon punto di avvio per cercare di adeguare il nostro Paese agli standard in vigore negli altri Paesi europei.
Quanto alle azioni di prevenzione e sensibilizzazione, il Ministero dei trasporti ha avviato una campagna informativa, diretta in modo particolare ai giovani, anche in ottemperanza al già richiamato ordine del giorno con cui in quest'aula il Ministro è stato impegnato ad una spesa di circa 6 milioni di euro.
Faccio presente inoltre che grazie alla disponibilità finanziaria resa con la legge finanziaria per il 2007, di 159 milioni di euro in tre anni, il piano nazionale per la sicurezza stradale è in fase di riavvio dopo un lungo periodo di fermo.

PRESIDENTE. Il deputato Moffa ha facoltà di replicare.

SILVANO MOFFA. Signor Ministro, mi auguro davvero che si possa andare verso una strada, diciamo così, di concretezza anche rispetto a quanto da lei affermato. Mi permetta, però, di sottolineare un aspetto: lei poco fa parlava di come attraverso alcune iniziative si stia incrementando il sistema dei controlli sulle nostre strade. Le faccio osservare - lei stesso ha citato l'agenzia europea dicendo che l'Italia non è tra i Paesi che in qualche modo sono in ritardo - che siamo invece proprio in una situazione di assoluto ritardo. Noi miriamo ad aumentare i controlli fino ad un milione e mezzo, come ha detto poc'anzi, ma dobbiamo renderci conto che in Francia, nel 2006, i controlli sono stati 11 milioni e che in Gran Bretagna e in Germania in un fine settimana si svolgono esattamente i controlli che noi facciamo in un anno sulle nostre strade.
Allora il problema non è solo il potenziamento e il finanziamento di questi interventi, ma anche capire, rispetto ad alcune problematiche come quella emersa in maniera così tragica nei fatti di Pinerolo, se dobbiamo ancora rimanere nel vago anche rispetto ad alcune responsabilità precise che si vanno a configurare nel caso in cui si guidi in stato di ubriachezza.
Voglio soltanto riportare brevemente parte di un fondo di giornale, proprio dei giorni scorsi, che afferma che non si può giudicare nello stesso modo la svista e il totale dispregio delle regole. Bisogna prendere atto che il concetto di colpevolezza, così come concepito dal nostro legislatore e applicato dalla giurisprudenza...

PRESIDENTE. Deputato Moffa, concluda.

SILVANO MOFFA. ...non è in grado di cogliere le differenze che i fatti della vita pongono sotto gli occhi di tutti. Siamo diPag. 87fronte a comportamenti dolosi. Ecco perché bisogna rivedere il quadro normativo (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza Nazionale).

 

MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nonostante siano trascorsi ormai quattro mesi dall'adozione del disegno di legge sulla sicurezza stradale, in attesa dell'esame al Senato della Repubblica, le notizie sui tragici incidenti mortali verificatisi nell'ultimo weekend sono drammaticamente riapparse sui quotidiani, a testimonianza che il fenomeno delle cosiddette «stragi del sabato sera» non è stato ancora arginato;
l'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, nonché l'alta velocità, sono le principali cause di gravissimi incidenti stradali che ogni anno si consumano sulle nostre strade, specie nei giorni del venerdì e del sabato notte, che fanno registrare il più alto tasso di mortalità rispetto agli altri giorni della settimana, soprattutto tra i giovani;
nei primi sei mesi dell'anno i casi di guida in stato di ebbrezza sono aumentati del 38 per cento, mentre quelli per il superamento dei limiti di velocità del 21,5 per cento, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, l'alcool è responsabile del 70 per cento degli incidenti che avvengono nelle ore notturne, in cui spesso rimangono vittime i giovani;
i numeri non sono altro che l'estrema sintesi di un grave disagio sociale che il nostro Paese vive ormai da tempo, un disagio che deve necessariamente essere affrontato anche con il ricorso a provvedimenti seri e maggiormente incisivi, avendo come obiettivo la salvaguardia della vita umana;
il fenomeno delle «stragi del sabato sera» rappresenta, infatti, una situazione limite che affonda le sue radici in cattive abitudini di vita, ormai ampiamente diffuse tra i giovani, che spesso sono alla base dell'adozione di condotte irresponsabili alla guida dei veicoli;
al fine di arginare il fenomeno delle «stragi del sabato sera», sarebbe opportuno prendere in considerazione quelle proposte che intendono istituire un'inchiesta approfondita su tale fenomeno, la quale individui, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, gli strumenti idonei e necessari a contrastare la mortalità sulle nostre strade;
in molti Paesi europei, come l'Inghilterra, la Francia e la Spagna, l'adozione di misure di prevenzione ad hoc, anche attraverso campagne di educazione con forme di pubblicità shock, ha fatto registrare un consistente calo di incidenti legati all'abuso di sostanze alcoliche;
per rendere efficace la norma di cui all'articolo 186 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, che prevede un limite massimo alcolemico consentito pari a 0,5 mg/ml è necessario attivare controlli capillari e costanti, anche superando l'annoso problema della carenza di personale delle forze dell'ordine;
in Italia i controlli sono appena duecentomila l'anno, contro 7-8 milioni in Francia e circa 3-4 milioni in Spagna; solo il 3 per cento dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro, rispetto al 16 per cento della media europea e al 38 per cento dei Paesi più severi;
il ricorso ad una collaborazione con il personale esterno di sicurezza privata, volendo fare un parallelismo con le misure recentemente approvate nel decreto-legge sulla sicurezza negli stadi, potrebbe essere utile ad aumentare il livello di sicurezza della circolazione stradale, attraverso la promozione di una serie di iniziative di natura preventiva -:
se il Ministro interrogato intenda istituire un programma atto a migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi sulle strade tramite una campagna di informazione pubblicitaria, già adottata in altri Paesi europei e definita come pubblicità shock, nonché adottare iniziative per istituire una giornata denominata «alcool zero» e per prevedere l'inasprimento delle sanzioni, in particolare con il sequestro del veicolo e il ritiro definitivo della patente nei casi di reiterate e manifeste violazioni del codice della strada in materia di superamento dei tassi alcolici. (3-01106)
(17 luglio 2007)

Camera. Sicurezza stradale, Bianchi: “Campagne rivolte ai giovani”
La questione degli incidenti stradali, pur tenendo conto della particolare gravità e drammaticità di alcuni eventi, deve essere affrontata quotidianamente. Questa la premessa della risposta del ministro del Lavoro Alessandro Bianchi data in Aula agli esponenti dell’Udc che sollecitavano iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool. Bianchi ha affermato anche di essere d’accordo con i deputati sulla necessità di rivolgere particolare attenzione alle fasce giovanili in combinazione con la guida di motocicli, che continuano a determinare una crescita esponenziale degli incidenti più pericolosi, in controtendenza con l'andamento generale. Il ministro è inoltre convinto della necessità di accrescere in quantità e qualità i controlli sulla strada.

Di seguito il testo dell’interrogazione e la risposta del ministro:

VOLONTÈ, BARBIERI, TASSONE, GIOVANARDI, D'AGRÒ, DRAGO, RONCONI, PERETTI, MEREU, COMPAGNON, LUCCHESE e FORMISANO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'European transport safety council, organizzazione no profit indipendente, sostenuta da tutti i Governi europei, ha bocciato l'Italia in tema di sicurezza stradale, avendo registrato un tasso di mortalità pari a circa il 13 per cento in più sulla media europea;
i drammatici incidenti di questi ultimi giorni confermano il trend negativo del tasso di mortalità;
sono oltre 600 gli incidenti quotidiani in Italia e circa 15 i morti per un totale annuo che nel 2005 ha superato i 5400 morti;
si calcola che il danno sociale annuo di questi incidenti ammonti a circa 33 miliardi di euro, pari cioè al 2,5 per cento del prodotto interno lordo;
nonostante il periodo estivo sia quello maggiormente a rischio, la sicurezza stradale non è un problema stagionale ma che va affrontato quotidianamente;
nei primi sei mesi dell'anno la polizia ha rilevato un aumento del 38 per cento delle infrazioni rispetto all'anno scorso per guida in stato di ebbrezza;
i dati pubblicati sui quotidiani mostrano chiaramente che oltre la metà delle decurtazioni dei punti patente hanno interessato la fascia di età che va dai diciotto ai ventinove anni, a conferma che il problema è anche di informazione ed educazione stradale delle giovani generazioni;
va anche sottolineato che è venuta meno la presenza tangibile e visibile delle forze dell'ordine sulle strade che costituisce un forte deterrente alle violazioni del codice della strada, come dimostra l'esperienza degli Stati Uniti;
al riguardo occorre sottolineare che i controlli della polizia sono diminuiti a causa della scarsità di mezzi finanziari stanziati dalla legge finanziaria per il 2007 per la gestione delle manutenzioni e per il carburante dei mezzi delle forze dell'ordine, nonché per l'acquisto degli etilometri: basti pensare che i controlli con l'etilometro sulle strade italiane ammontano a 240 mila contro il milione dell'Inghilterra, i 3 milioni della Spagna e i 6 milioni della Francia;
nonostante sia vigente il divieto di vendita di alcolici ai minori è palese la costante violazione della legge;
accogliendo recentemente un ordine del giorno della Camera dei deputati, il Governo ha manifestato la disponibilità ad introdurre una norma che vieti la vendita ed il consumo di alcolici e superalcolici dalle ore 2 alle ore 6, per tutti ed in tutti i locali pubblici ed aperti al pubblico -:
se non ritenga, in attesa delle annunciate drastiche misure che intenderà adottare d'intesa con i Ministri interessati, prevedere decise ed incisive iniziative di sensibilizzazione, di prevenzione e di educazione sui rischi connessi all'assunzione di alcool nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione e di divertimento dei giovani, promuovendo anche la trasmissione, sulle reti pubbliche e nelle rubriche maggiormente seguite dai giovani nelle reti private, di filmati contenenti immagini scioccanti di incidenti dovuti alla guida in stato di ebbrezza. (3-01105)
(17 luglio 2007)

(Iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool - n. 3-01105)

PRESIDENTE. Il deputato Tassone ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01105, concernente iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.

MARIO TASSONE. Signor Presidente, signor Ministro, come ha potuto osservare anche dal titolo di questa interrogazione a risposta immediata, poniamo l'accento su tali drammi che oggi sono all'attenzione dell'opinione pubblica, purtroppo, in termini molto rapsodici. Le attenzioni, infatti, sono limitate ad un periodo in cui accadono fatti tragici, per poi ripiombare nel silenzio e nell'anonimato, quando non accadono fatti eclatanti, né vi sono comportamenti reattivi da parte di tutti noi.
Vi è un disegno di legge che prevede l'inasprimento delle sanzioni, ma non credo che sia esaustivo. C'è bisogno di una mobilitazione generale. Signor Ministro, lei sa che più volte ho posto l'accento sulla sicurezza stradale, che non può essere semplicemente una materia limitata alla competenza del Ministero dei trasporti - che la sta affrontando con estrema dignità - ma deve coinvolgere tutto il Paese e il Governo nel suo complesso. È necessario, altresì, operare una scelta sul piano culturale.

PRESIDENTE. Deputato Tassone, deve concludere.

MARIO TASSONE. Nel dibattito svoltosi sul disegno di legge citato sono emerse alcune resistenze antiproibizionistiche, per quanto riguarda la droga e, soprattutto...

PRESIDENTE. La prego, deputato Tassone, deve concludere.

MARIO TASSONE. ...su alcune situazioni di mantenimento e di tutela di interessi legati alla sicurezza stradale.

PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.

ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, con riferimento a quanto richiesto dagli onorevoli interroganti, vorrei far rilevare, innanzitutto, che l'European transport safety council non ha bocciato tout court il nostro Paese in materia di sicurezza stradale. Ha dato atto, infatti, che tra il 2001 e il 2005 vi è stata una diminuzione degli incidenti stradali di circa il 18 per cento - dovuta prevalentemente al provvedimento noto come «patente a punti» -; tuttavia, ha fatto rilevare che nel nostro Paese si conducono pochi controlli, per quanto riguarda i tassi alcolemici, l'uso del casco e delle cinture di sicurezza.
Convengo con quanto esposto dagli onorevoli interroganti in premessa; in particolare sulla necessità che la questione degli incidenti stradali, pur tenendo conto della particolare gravità e drammaticità di alcuni eventi, vada affrontata quotidianamente, poiché in molte e diverse fattispecie si verificano ogni giorno incidenti gravi, anche se non così tragici.
In secondo luogo, convengo sulla necessità di rivolgere particolare attenzione alle fasce giovanili - e aggiungerei - in combinazione con la guida di motocicli, che continuano a determinare una crescita esponenziale degli incidenti più pericolosi, in controtendenza con l'andamento generale.
In terzo luogo, convengo sull'inderogabile necessità di accrescere in quantità e qualità i controlli sulla strada. Ciò premesso, accanto all'introduzione di misure più severe per la guida in stato di ubriachezza, contenute nel disegno di legge approvato, qui alla Camera dei deputati, il 27 giugno scorso, le iniziative che chiedono i onorevoli interroganti - di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione sui rischi connessi all'assunzione dell'alcool nei confronti dei giovani - sono già state avviate dal Ministero dei trasporti, sia nell'ambito del terzo Programma nazionale sulla sicurezza stradale, sia nel rispetto dell'impegno, già richiamato, per il recepimento dell'ordine del giorno della Camera sull'impegno di sei milioni di euro per tali campagne, che verranno attuate già nelle prossime settimane.
Quanto infine ai controlli, essi sono ad oggi, nel primo semestre del 2007, già arrivati a duecentomila e, entro la fine dell'anno, saranno moltiplicati per cinque - probabilmente fino a un milione e mezzo - grazie alla dotazione che il Ministero dei trasporti sta predisponendo, per le forze dell'ordine sulla strada, di attrezzature di ultima generazione e, in particolare, di etilometri.

PRESIDENTE. Il deputato Barbieri, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, signor Ministro, di buone intenzioni - come lei ben sa - è lastricata la via dell'inferno. Faccio fatica ad affermare che non condivido quanto lei ha sostenuto. È necessario, tuttavia, signor Ministro, passare dalle parole ai fatti.
Come pone in evidenza l'interrogazione a risposta immediata Volontè ed altri n. 3-01105, vi sono alcune questioni a cui non si sta ponendo, nel modo più assoluto, rimedio (anche se, poi, può darsi che lei ne abbia l'intenzione). È chiaro che, laddove non vi è un efficace rafforzamento della presenza della polizia stradale sulle strade, non si è in grado di evitare gli eventi a cui lei faceva riferimento. È necessario che il Governo tiri fuori i quattrini da destinare alla sicurezza sulle strade.
Signor Ministro, per quanto riguarda i dati da noi citati (e che lei conosce a memoria) relativi al 2005 - vale a dire 5400 morti sulle strade - mi rifaccio ad un'immagine molto bella, resa dall'UDC dell'Emilia Romagna in un manifesto in cui si diceva agli emiliano-romagnoli che in un anno vi sono stati più morti per incidenti stradali di quanti soldati americani siano morti in Iraq dal marzo del 2003 ad oggi. Ho fatto riferimento a tale immagine perché si deve avere consapevolezza che questa è una guerra, non dichiarata, ma è una guerra, a fronte della quale bisogna assumere atteggiamenti forti!
Signor Ministro, da questo punto di vista sarebbe utile una risposta concreta del Governo, sua, del Ministro Mastella, perché non è bello (mi rivolgo a lei, che legge i giornali come me) che quella gente che ha ammazzato i ragazzi sulle strade (non mi interessa se extracomunitari o italiani), dopo due mesi...

PRESIDENTE. Deputato Barbieri, la prego di concludere.

EMERENZIO BARBIERI. ...dopo due mesi, possa passarci davanti mentre si passeggia in città. Quindi, poche parole e molti fatti (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro))!

 

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