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 Punti patente ai ciclisti 
anticostituzionale!
"Faremo ricorso al giudice di pace"

Ci vogliono togliere dalle strade? Multe ai ciclisti indisciplinati SI, persecuzione NO - Adesso non tollerano neppure l' "arresto avanzato" !! Ciclista multato a Milano.


ci è giunta questa e-mail che l'autore ci autorizza a pubblicare

Gentili Signori,

Ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro (da Milano a Cologno Monzese) percorro 20 km in bicicletta; questa mattina in fondo alla via Padova prima di piazzale Loreto con il semaforo rosso ho superato la coda per appostarmi in testa in modo da non aver davanti tutte le moto e le auto in attesa del semaforo verde, come del resto fanno tutti i ciclisti per respirare meno gas di scarico.

La pattuglia dei vigili urbani mi ha fatto scendere e richiesto i documenti e ha verbalizzato una multa di 150 euro con decurtazione di 6 punti dalla patente di guida.

Tengo a precisare che non avevo oltrepassato la fine della via ma solo la striscia dello stop visto che era occupata dai tanti motocicli fermi in attesa, in ogni caso il vigile non ha ascoltato alcuna giustificazione compilando con rara severità il verbale di contravvenzione.

G. B.

Come giustamente ricorda G.B. questo è un comportamento tenuto da molti ciclisti, non solo per respirare meno gas di scarico (e non è poco) ma anche per farsi vedere dagli autoveicoli, più veloci alla partenza, e non rischiare di trovarsi intrappolati a fianco di quello che eventualmente gira a destra. E' un accorgimento che è stato addirittura recepito in alcuni Paesi nord europei dove, davanti alla linea di stop dei semafori, si realizza talvolta un'area di sosta avanzata riservata ai ciclisti.
Equiparare questo comportamento ad aver attraversato con il rosso è un'assurdità.
Episodi come questo confermano che non si vuole punire gli indisciplinati (giustamente, diciamo, sempre se le sanzioni non sono esagerate), ma togliere definitivamente dalle strade i ciclisti.
Se il molti Paesi europei l'uso della bicicletta viene da sempre incentivato in Italia non si è fatto quasi nulla.
Adesso apertamente lo si scoraggia.  Tante belle parole sull'inquinamento urbano, sulla mobilità sostenibile e l'ambiente.... ma poi si da spazio sempre e solo alle auto e vince l'opinione dell'automobilista medio  italiano, al quale le biciclette danno fastidio solo per il fatto di essere sulla strada.
Stefano Gerosa, vice Presidente e webmaster sito FIAB

 

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