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  Dichiarazione
    ECF di Berna del 21 maggio 2007 Più biciclette nel
    dibattito sul clima e nelle politiche di trasporto!
 ECF (European Cyclist
    Federation) è una federazione che raccoglie sotto la sua egida le
    associazioni nazionali della bicicletta in Europa, oltre ad organizzazioni
    simili in altre parti del mondo, come gli Stati Uniti, l'Australia e la
    Nuova Zelanda. Conta nel complesso 51 gruppi membri, che rappresentano più
    di mezzo milione di cittadini europei. I membri ECF, riuniti a
    Berna, riconoscendo che il cambiamento climatico è oggi una delle più
    grandi minacce per l'umanità, unitamente dichiarano quanto segue: 1. ECF apprezza il
    riconoscimento da parte dei parlamentari ed amministratori europei
    dell'importanza della minaccia rappresentata dal cambiamento climatico,
    apprezza l'impegno dell'Europa a condurre la battaglia per la riduzione
    delle emissioni di anidride carbonica. Ed esprime soddisfazione per il
    riconoscimento che il trasporto è centrale nelle politiche per il clima.2. La bicicletta è il maggior veicolo ad emissioni zero. Per questo l'uso
    della bicicletta dovrebbe essere incoraggiato come un efficace mezzo di
    trasporto sostenibile. Non condividiamo l'opinione che il progresso
    tecnologico e lo sviluppo di nuovi carburanti potranno da soli ridurre il
    livello necessario di emissioni di anidride carbonica nel settore dei
    trasporti.
 3. La posizione di ECF è che l'uso della bicicletta deve essere accettato
    come mezzo di trasporto equiparabile e spesso preferibile. La bicicletta
    deve essere incorporata in tutte le altre aree di politiche di trasporto,
    assicurando una completa intermodalità.
 4. La bicicletta dà un valido contributo in molte aree. Questo significa
    che tutti i documenti rilevanti della politica europea riguardante:
    trasporto, cambiamento climatico, uso del territorio e pianificazione degli
    spazi, salute pubblica e problemi sociali devono fare riferimento specifico
    e chiaro al vantaggio dell'uso della bicicletta.
 5. Chiediamo alle autorità europee che si occupano di trasporto a tutti i
    livelli, di porre immediatamente dei target per la crescita radicale dei
    livelli di uso della bicicletta e di impegnarsi immediatamente ad investire
    un minimo di 10% dei budget per il trasporto in misure per la ciclabilità.
 6. Chiediamo alla Commissione Europea di stabilire senza indugio un posto di
    responsabile della ciclabilità all'interno della Direzione Generale di
    Energia e Trasporto
 7. Come priorità l'Europa dovrebbe stabilire un programma dimostrativo di
    città amiche della
 bicicletta con sufficiente supporto di fondi centralizzati, che assicuri che
    un'alta percentuale di utilizzatori dell'auto passi alla bicicletta.
 8. C'é un bisogno immediato di espansione e miglioramento delle
    infrastrutture di turismo in bicicletta, come EuroVelo, la rete ciclabile
    europea, per promuovere un turismo sano e sostenibile e per aiutare i
    cittadini europei a scoprire le possibilità offerte dalla bicicletta.
 9. ECF e i suo membri hanno ora ampie prove del potenziale di crescita
    dell'uso della bicicletta, della sua convenienza ed economicità. Chiediamo
    più investimenti nella ricerca in questo campo, ma desideriamo sottolineare
    che delle misure devono essere prese ora senza attendere ulteriori prove.
 10. ECF chiede a tutti i politici e funzionari di riconoscere l'importante
    contributo che l'uso della bicicletta può e deve dare nell'affrontare il
    problema del cambiamento climatico. Vi invitiamo a lavorare con noi per
    realizzare quel potenziale e garantire una migliore qualità di vita oggi e
    in futuro.
 
 COMUNICATO STAMPA
     Emergenza clima, più bici
    nelle politiche europee dei trasportiL'European Cyclists' Federation lo chiede alla Commissione europea
 Più trasporto ciclistico
    negli spostamenti quotidiani e nel tempo libero per combattere
    l'inquinamento ambientale e l'effetto serra. Lo ha chiesto il Presidente
    dell'European Cyclists Federation (ECF), Manfred Neun al Vice Presidente
    della Commissione Europea con delega ai Trasporti, Jacques Barrot,
    trasmettendogli un apposito documento approvato all'unanimità a Berna
    dall'Assemblea generale della Federazione Europea dei Ciclisti, riunitasi il
    17 e 18 maggio scorsi.
 La "dichiarazione di Berna" dell'ECF sul tema "Mobilità
    ciclistica e cambiamenti climatici", sottoscritta da 51 delegati in
    rappresentanza di 28 organismi nazionali no-profit attivi nella promozione
    della mobilità ciclistica, tra cui la Federazione Italiana Amici della
    Bicicletta, chiede che non meno del 10% del bilancio delle politiche dei
    trasporti venga investito nello sviluppo della ciclabilità in Europa e che
    sia istituita quanto prima la figura di un responsabile del Trasporto
    ciclistico all'interno della Direzione Generale Energia e Trasporti della
    Commissione.
 
 L' ECF apprezza - si legge nella dichiarazione di Berna - che parlamentari
    ed amministratori europei abbiamo riconosciuto la necessità di adottere
    interventi adeguati per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica,
    individuando il settore dei trasporti centrale nelle poliche per il clima.
    Ma proprio perchè la bicicletta è il maggior veicolo ad emissioni zero, la
    sua diffusione va incoraggiata e diffusa come mezzo di trasporto sostenibile
    attraverso adeguate politiche di sostegno. Non è condivisibile, di contro,
    l'opinione che il progresso tecnologico e lo sviluppo di nuovi carburanti
    potranno da soli ridurre il livello necessario di emissioni di anidride
    carbonica nel settore dei trasporti.
 Lello SforzaUfficio Stampa FIAB onlus
 (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
 Tel. +39 3200313836
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